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MISSISSIPPI BURNING - LE RADICI DELL'ODIO regia di Alan Parker

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Boromir     7½ / 10  05/02/2024 22:24:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'unico problema di Mississippi Burning è che, per essere la trasposizione di un vero fatto di cronaca, separa un po' troppo nettamente i "buoni" dai "cattivi", sacrificando eventuali sfumature di ambiguità per i primi (soprattutto a fronte dell'amaro finale). Ma va bene anche così, perché il messaggio è forte, chiaro e necessario: il razzismo è uno schifo e l'odio uccide chiunque, donne e bambini compresi.
Va comunque detto che Alan Parker, regista di formazione pubblicitaria fattosi le ossa nella factory di Sir Ridley Scott, riesce a unire la raffinatezza dell'allora emergente ambito del videoclip MTV al rigore grammaticale di un cinema più viscerale: ci guadagnano la durezza delle scene di violenza e soprattutto l'estetica fatiscente e persino dantesca del Mississippi rurale.
Un cast azzeccatissimo (soprattutto nei torbidi volti assegnati ai personaggi secondari) e la felice intuizione di fare della componente "investigativa" un pretesto per l'analisi noir di un microcosmo palustre sono altri elementi che contribuiscono alla riuscita di un vero cult anni Ottanta. Anche se Angel Heart è ben altra cosa.