Chiudi finestraMISSISSIPPI BURNING - LE RADICI DELL'ODIO regia di Alan Parker
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StIwY 
5 / 10 14/07/2019 00:20:14
» RispondiRetorico e banale. Qui troviamo l'FBI che si erge a paladina dei diritti sociali, mentre la figura dei buzzurri di campagna razzisti la fanno gli sceriffi. L'impostazione più banale che si poteva fare. Non ci sono colpi di scena nè niente di rilevante. Forse andava bene negli anni 80, ma è invecchiato molto male. Non è molto meglio di uno di quei film replicato mille volte su una rete TV privata, la domenica sera prima di coricarsi.
daniele64 14/07/2019 14:34:58 » RispondiGuarda che il film ricostruisce una vicenda storica , quindi si attiene alla realtà dei fatti .... Se non ti è piaciuto sono fatti tuoi ma criticalo per altro , non per la storia che è vera ...
Elfo Scuro 04/02/2023 12:45:01 » RispondiCommento senza senso, gusti sono personali. Ma il valore oggettivo è un altro.
Cagliostro 14/07/2019 02:16:22 » Rispondi"Qui troviamo l'FBI che si erge a paladina dei diritti sociali, mentre la figura dei buzzurri di campagna razzisti la fanno gli sceriffi. L'impostazione più banale che si poteva fare."
Non capisco: per quanto romanzata, è la ricostruzione di un fatto storico. In seguito all'omicidio dei tre attivisti per i diritti civili James Earl Chaney, Andrew Goodman e Michael Schwerner la FBI anche grazie alle pressioni del procuratore generale Robert Kennedy (fratello del presidente Kennedy) inviò più di 100 agenti che portarono alla luce molti cadaveri di afroamericani dichiarati scomparsi e che arrestarono decine di persone fra cui appunto lo sceriffo e il vice-sceriffo della contea. Se non erro al processo lo sceriffo fu assolto, ma il vice-sceriffo fu condannato...
dal momento che il film racconta questa storia quale altra impostazione avrebbero dovuto dare gli autori?