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UN UOMO IN GINOCCHIO regia di Damiano Damiani

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Terry Malloy     9 / 10  22/03/2013 09:36:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il miglior film su Cosa Nostra. Damiani, pace all'anima sua, costruisce un film impeccabile e avvincente, un autentico capolavoro di cui andare solennemente fieri. La sceneggiatura si presenta come l'apoteosi dei temi mafiosi, con un sottile gioco di cappio che si stringe con maestria e ottundente senso di ingiustizia intorno al collo dell'immenso protagonista (Gemma in stato di grazia). I personaggi, molti secondari, sono tratteggiati perfettamente con un senso dell'incastro magistrale, parlo di Colicchia, della splendida Lucia (la Giorgi supplisce a una scarsa performance con la sua bellezza stupefacente), del figlio, di Platamone (Placido è sicuramente stato l'ultimo grande attore italiano) e di tutti gli altri.
Questo è un film anche tecnicamente superbo: scene magistrali come l'uccisione di Fabbricante, ricalcata su alcuni campi lunghi di "Salvatore Giuliano" di Rosi e ovviamente di Leone (citato spesso attraverso il sonoro, un fischiettio che ora, dato il tema, è solo sinistro e non epico), oppure l'uccisione di Ferrara con la soggettiva di Nino che corre verso la casa e quando l'amico muore la fotografia si appanna con un effetto ottico che ricorda il venir meno della coscienza e l'arrivo della morte, contemporaneamente. Due di tante sequenze assolutamente memorabili.
Un film da non dimenticare.
Addio Damiano, perla del nostro cinema.