Terry Malloy 10 / 10 30/01/2008 14:54:45 » Rispondi Sulle note della Cantante comincia questa epica tragedia greca, la musica del Diavolo, il Jazz. Si viene introdotti in una casa, nera e lugubre, permeata di morte e il morto che sta nella bara è forse la cosa meno morta che sia nella casa. Poi ci sono i flashback, Ferrara si concede qualche convenzione, ma poi torna la vera realtà di questo capolavoro: l'Inferno del libero arbitrio, guardato attraverso i vampiri della società, i gangster. esseri che succhiano il sangue di Dio, elevandosi a lui senza pentimento e con la convinzione radicata che ci si debba costruire la vita in base a ciò che Dio ha scelto per ognuno. Ed ecco il mito della Morte, non vista come alterità della vita, ma vista come dominatrice della vita. la Morte come unico vero riposo. Bello, veramente bello. Basta guardare il ruolo delle donne per accorgersene.