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ZEBRA KILLER (COMBAT COPS) regia di William Girdler

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76eric     7 / 10  21/04/2020 23:21:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
William Girdler è stato un regista che nella sua breve carriera registica è riuscito a ritagliarsi un piccolo spazio nel circuito di Hollywood. Specialista in pellicole di serie B derivative, la sua prematura scomparsa a soli 30 anni, per un incidente in elicottero a Manila mentre lavorava ad un film, a mio avviso ha stroncato una carriera che avrebbe anche potuto toccare picchi maggiormente elevati, nel suo prosieguo. Horror, avventura, polizieschi, blaxploitation, il suo terreno congeniale. Regia sporca, con pochi mezzi l' apice, inteso come notorietà, lo raggiungerà con un film a me particolarmente caro: "Grizzly l' orso che uccide"....
Questo invece è un film blaxploitation magari non famoso come quelli con Pam Grier, quest' ultima lavorerà anche con Girdler, ma che si ispira a Callaghan del caso Scorpio, e nella realtà agli omicidi perpetarti dal killer Zodiac e dagli omicidi Zebra Murders che sconvolsero San Francisco nei primi anni '70.
Chiamiandolo Zebra Killer o Combat Cops, occorre dire che il titolo spacca, ma come già detto, prende solo spunto dagli omicidi Zebra Killer, di matrice nera nei confronti dei bianchi. Una sorta di vendetta nei confronti del Ku Klux Klan. Qui, nella pellicola, la storia è del tutto diversa e ci immerge nel pieno degli anni '70 in una San Francisco fatiscente e piuttosto dark, con quello stile di regia che veramente ti riporta indietro nel tempo. Il tutto accompagnato da musiche soul e funk, come da copione, per il genere...
Austin Stoker eccellente e che tiene bene in pugno il ruolo del protagonista, come un Eastwood o un Merli, dopotutto in molti qui se vedessero questo film, lo riconoscerebbero subito dal momento che egli recitò la parte di Ethan Bishop nel Capolavoro di John Carpenter "Distretto 13: Le brigate della Morte".
E' derivativo, come un pò tutti i film del regista, non è essenziale per la cinematografia, ma per gli appassionati meriterebbe la visione. E' un peccato però che certe pellicole e qui generalizzo, in Italia non vengano nemmeno trasmesse o vengano gettate nel dimenticatoio troppo frettolosamente.