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MELANCHOLIA (2011) regia di Lars von Trier

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Macs     8 / 10  18/05/2013 22:56:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci siamo, film metaforico e nettamente diviso in due parti che sembrano incomunicanti (anche per le diverse tecniche di ripresa) solo a prima vista.
Adorabile la terribile acidità della Rampling. Tutti gli attori al loro posto, eccetto forse John Hurt che gigioneggia un po' troppo in una pellicola fondamentalmente tragica. Passioni, rancori, senso di inadeguatezza, e sullo sfondo il male del secolo: la "melancholia" , nel senso greco del termine di malattia dell'anima e della bile. Splendida ancora una volta Kirsten Dunst in un personaggio difficile da interpretare e che incarna alla perfezione il male di vivere e il suo fratello gemello: il senso di impotenza, che blocca e condanna l'uomo moderno a rifiutare la propria realizzazione anche quando si ha la fortuna di averla a un palmo dalle nostre mani. E' solo con l'impatto di Melancholia col pianeta Terra, che Justine riesce a ritrovare la vitalità che sembra avere perduto, mentre per tutti gli altri avviene il processo inverso: al male di vivere si può opporre un esorcismo solo confrontandolo, ma solo chi lo conosce e lo vive è in grado di capirlo. Per gli altri, i cosiddetti "sani", il confronto con (la) Melancholia può solo risultare in una temuta, aborrita, distruzione.