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MELANCHOLIA (2011) regia di Lars von Trier

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Tumassa84     8½ / 10  11/04/2012 05:25:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Von Trier ci aveva abituati a dividere i suoi film in capitoli, ma mai come qui le due parti in cui è composto il film erano state antitetiche l'una all'altra. I due capitoli infatti si chiamano "Justine" e "Claire", dal nome delle rispettive protagoniste, ma si leggono "l'ordinario" e "lo straordinario".

L'ordinario è un matrimonio. Straordinario forse nella sua lussuosità, che però si dimostra ben presto effimera e superficiale, un orpello inutile che non può nascondere la meschinità delle persone, la vuota insensatezza della situazione, il malessere esistenziale. Anzi, è un lusso persino dannoso, come la limousine troppo lunga che rende difficile il tragitto, che ti fa sentire in colpa se la festa non risulta perfetta e non ti diverti quanto è costata. Justine, la sposa, è malata, ha problemi a condurre una vita normale, ma fa di tutto per riuscire a non creare problemi e non compromettere la riuscita del matrimonio. Tuttavia non ci riesce, per lei è semplicemente impossibile. Il suo crollo è inesorabile. La sorella Claire, che invece è felicemente sposata con il ricchissimo proprietario della tenuta da cui ha avuto anche un figlio, la rimprovera aspramente, cerca di farla raccapezzare, ma senza successo. Risalta in questa parte soprattutto la difficoltà di Justine ad accettare l'autorità maschile e il bisogno di essere dominatrice, padrona della situazione. L'esempio più lampante è quando prima provoca il marito, per poi lasciarlo lì di punto in bianco abbandonando pure la foto del meleto che lui le aveva dato da tenere sempre con sé. Dopo egli si rifarà avanti, ma lei respinge le sue avances, per poi invece avere un rapporto sessuale con un giovane, in una posizione che la vede come indiscussa dominatrice della situazione. Anche il violento attacco verbale al suo datore di lavoro, o la passione per i cavalli (cavalcare invece di essere cavalcata, il poter frustare un animale possente simbolo di virilità, e nel secondo capitolo tale gesto rivela tutta la sua sadica morbosità) sono sintomi di questa sua posizione verso l'uomo in generale. Il risultato di questo suo atteggiamento è che tutti gli uomini la abbandonano: il marito, il datore di lavoro, il padre. Nel giorno del suo matrimonio si manifesta così irrimediabilmente l'impossibilità di continuare a (fingere di) condurre una vita normale, e il secondo capitolo la vedrà nel pieno della sua malattia.

Lo straordinario è Melancholia. Un pianeta che sta per entrare in rotta di collisione con la Terra. Un evento che farà scomparire non solo la vita, ma la Terra stessa. Di fronte a ciò, difficile trovare un senso all'esistenza dell'uomo, degli animali, delle cose, di tutto il nostro pianeta. Claire è una donna che nell'ordinario si trova molto a suo agio: la sua festa di matrimonio sarà stata sicuramente perfetta. Per lei la routine di tutti i giorni non costituisce un problema, la sua felice famiglia è un solido pilastro su cui basare il senso della sua esistenza. La comparsa di Melancholia mette in crisi tutto ciò. Mette in crisi Claire perchè la sua serenità era basata sull'avere trovato un senso alla vita e alla sua esistenza, senso che Melancholia distrugge senza pietà. Ed è qui che i ruoli si ribaltano: ora è lei che deve appoggiarsi a Justine. Justine forse non sarà in grado di prendere un taxi da sola, ma sa affrontare un pianeta. Come dice lei, è stupido averne paura. A Justine fa molta più paura la vita stessa che non la sua scomparsa. Dalla sua prospettiva, un'esistenza insensata e malvagia è molto più terrificante del nulla. Anzi, da quando lei ha la certezza che Melancholia disintegrerà la Terra, sembra guarire completamente dalla sua malattia; diventa fredda, lucida, razionale, mostrando un percorso evolutivo diametralmente opposto a quello di Claire, che invece scivola sempre più verso la pazzia. Il marito di Claire, poi, dimostra quanto era fondata la diffidenza di Justine verso l'uomo: egli infatti nonostante tentasse sempre di rassicurare Claire, mostrandosi a prima vista un marito buono e premuroso, dopo aver saputo che Melancholia si scontrerà con la Terra si suicida abbandonandola alle sue differenze.

La fine è di quelle da levare il fiato. Justine, Claire e Leo si apprestano all'impatto con Malincholia. L'atteggiamento delle sue sorelle è diametralmente opposto: Justine calma e serena fino all'ultimo istante, Claire la si vede invece agitarsi e dimenarsi prima di venire inglobata dalle fiamme. Poi, un lungo silenzio.

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