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MELANCHOLIA (2011) regia di Lars von Trier

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Alexiel     1½ / 10  22/11/2011 05:21:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Subdolo. Stupido. Noioso. Inutile.
L'abile rappresentazione di Trier cavalca le realtà del nostro tempo: mai come prima ci troviamo di fronte all'angoscia di vivere, in un mondo in cui abbiamo tutto, ossia niente.
La vita non ha senso, il mondo è un groviglio di solitudine e l'esistenza umana è vuota. La morte stessa non è che una fine senza senso in un universo insensato. Il buon Lars per non contraddire il messaggio ha sviluppato una pellicola senza senso.
La realtà rappresentata è irrealistica, forzata. Lo spettatore è bombardato dal nulla per tutto il film, e dato che l'animo umano poco si confà al nulla emotivo, raccoglie l'unica cosa possibile durante la visione: l'angoscia. Angoscia dovuta a tanto nulla, amplificata dalla propria angoscia personale. Poco vale se ciò contraddice il decantato vuoto dell'umanità, l'importante è che lo spettatore sia colpito. E qualcuno dovrebbe chiedersi come mai con l'aumentare della superficialità della società si ha anche l'aumento della presunta profondità di film del genere. Coincidenze.
Chi elogia animatamente la fotografia e la tecnica di questa pellicola dovrebbe anche ricordarsi che vi è una cinematografia che surclassa lo stesso Trier con budget e mezzi tecnici del tutto inferiori, ma questa critica bisognerebbe lasciarla ai puristi che studiano la bellezza delle cose con righello e calcolatrice... magari gli stessi che esaltano questo capolavoro di bellezza visiva.
La cosa più scioccante di tutto il film è data dall'apprezzamento di chi lo guarda. Ma davvero tali individui hanno un'esistenza tale da giudicare realistica la realtà rappresentata? Davvero hanno una vita vuota, così piena di solitudine e mediocrità?
Eppure se qualcuno dei voluttuosi spettatori dal 10 facile uscisse dal cinema per guardarla un po' dal vivo questa esistenza, vedrebbe un'enormità tale da ritenerla insipida quella rappresentazione. O almeno troverebbe qualche buono spunto per evitare solitudine e mediocrità...
La volontà "nichilista" e profondamente materialista di Lars coglie il bersaglio talmente bene da annullare la sua stessa opera. Pellicole superiori e molto più riuscite hanno perseguito lo stesso intento in modo più lodevole e meno esplicito. Persino chi si trova dalla stessa parte del regista non può non notare gli eccessi di questo film. Icaro-Lars vola verso l'arte con tale spinta d'intenti da rimanerne bruciato, colando a picco nell'oceano dell'inutilità.
Ed io non posso che consigliare a chi volesse vedere questo film, di utilizzare in modo più proficuo due ore della propria esistenza, fossero anche spese a contare formiche mentre un'enorme palla bluastra si avvicina minacciosa alla Terra.
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  05/12/2011 22:10:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro Alexiel, la tua difesa verso il nichilismo di Von Trier mi fa sospettare che tu sia in fondo più nichilista di lui ma non lo accetti. Forse hai bisogno di arrampicarti sugli specchi per dare un senso alla vita e temi che scoprendo la nuda verità saresti perduto. Hai ragione: è il destino di ognun* di noi, sai? Ti consiglio vivamente la lettura del "Canto del Pastore errante dell'Asia" del mio corregionale Giacomo Leopardi... ti illuminerà anche per la visione di questo film. Buona lettura!
Federico  22/11/2011 14:24:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
su filmscoop si sentiva la mancanza di tale competenza cinefila

ora potremo tutti dormire sonni più tranquilli
Alexiel  22/11/2011 15:36:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Soliti commenti bimbominkiosi che non hanno nulla da dire sul film. Su filmscoop non si sente la mancanza di utenti del genere, tranquillo. Ce ne sono a iosa.
Federico  23/11/2011 14:54:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il punto è che hai manie di protagonismo, altrimenti sarebbe interessante capire come i pochi film da te commentati meritino 1 oppure 10, ah scusa..cìè pure un 6,5..sarà un errore :-) .. insomma sai tutto tu e devi spiegarcelo a tutti quanti... ti ringraziamo, appunto... e meno male che sei arrivato
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  28/11/2011 20:24:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse io avrò un'esistenza vuota come dici tu, ma ho apprezzato questo film così come apprezzo (per altri aspetti) i Matrix o i film di Totò tu credi che tutti noi siamo drogati di elucubrazioni ma pensiamo solo a riflettere cosa che tu non fai... ha ragione Von Trier a dire che l'umanità non si salva tu ne sei l'esempio
elio91  22/11/2011 19:29:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me non frega nulla se uno la pensa negativamente sul film. Se mi tiri in ballo cominciando a declamare "gli utenti che hanno dato 10 a questo film" permetti pure che uno si senta in dovere di dirti che la tua opinione potrebbe poi non essere tanto giusta quanto credi? Ma mi chiedo, se siete tanto sicuri della vostra analisi critica che bisogno c'è di cominciare a tirare in ballo quelli a cui il film è piaciuto?
è un'opera d'arte perché in tal modo l'ha intesa Von Trier, che ecceda è normalissimo.

"Il buon Lars per non contraddire il messaggio ha sviluppato una pellicola senza senso."
Ma non credo proprio, ogni personaggio rappresenta un punto di vista e lo stesso nichilismo che avviluppa la pellicola non è detto che sia una mancanza di senso del film in sé.

"La realtà rappresentata è irrealistica, forzata. "
Ma anche no. Se poi ti riferisci al fatto che un pianeta entri in collisione con il nostro è un altro paio di maniche, ma che le reazioni dei quattro personaggi principali nella seconda parte non siano realistiche è falso. Più che altro nella prima parte le nevrosi e l'ipocrisia della borghesia sono portate all'eccesso: lì è un effetto voluto, si potrebbe parlare di irrealtà, ma è pur sempre verosimile. Come tutto il film.

"Chi elogia animatamente la fotografia e la tecnica di questa pellicola dovrebbe anche ricordarsi che vi è una cinematografia che surclassa lo stesso Trier con budget e mezzi tecnici del tutto inferiori, ma questa critica bisognerebbe lasciarla ai puristi che studiano la bellezza delle cose con righello e calcolatrice... magari gli stessi che esaltano questo capolavoro di bellezza visiva."

Ecco, con una frase del genere ti sei reso conto di non aver detto nulla? In pratica l'unica cosa che davvero non si può criticare del film è il reparti tecnico (fotografia, musiche, effetti speciali) e tu ti scagli anche contro di queste. Senza motivo.

"La cosa più scioccante di tutto il film è data dall'apprezzamento di chi lo guarda. Ma davvero tali individui hanno un'esistenza tale da giudicare realistica la realtà rappresentata? Davvero hanno una vita vuota, così piena di solitudine e mediocrità?
Eppure se qualcuno dei voluttuosi spettatori dal 10 facile uscisse dal cinema per guardarla un po' dal vivo questa esistenza, vedrebbe un'enormità tale da ritenerla insipida quella rappresentazione. O almeno troverebbe qualche buono spunto per evitare solitudine e mediocrità..."

Su una frase del genere ti dovresti solo vergognare. è tra l'altro sintomo di una tua evidente ignoranza nei confronti di chi si approccia a vedere un film: come se chi vedesse un film sull'omosessualità dovesse essere per forza gay, così chi ha visto Melancholia magari è una persona tutt'altro che pessimista e vuota come vorresti far credere tu, che evidentemente hai le chiavi dell'esistenza in mano. Si può anche apprezzare il punto di vista di Von Trier senza essere d'accordo con lui. Tu continua a guardare le formichine, tanto puoi anche far finta che non ci sia ma il pianeta blu sta arrivando.
suzuki71  25/11/2011 11:17:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per limitarsi alla filosofia orientale, uno dei principali concetti è quello di "morire" per rinascere, amare e vivere davvero fino all'ultimo istante della nostra vita.
A Justine accade esattamente questo: morta e delusa da tutto, rinasce ed è l'unica che riesce a vivere e ad amare fino alla fine: te n'eri accorto?
Se per te il film è solo un pianeta che si impatta sulla terra, beh allora la "divina commedia" è un viaggio di uno che ha fumato hashish, e il "Signore degli Anelli" giammai sia una rappresentazione del potere ecc...ecc....ecc....ecc.... Se puoi, se riesci, cerca di vedere un po' più in fondo, un po' più in là delle cose, i sogni dovrebbero ricordartelo ogni notte.... Un saluto da una persona molto serena e dalla vita parecchio vivace, ti assicuro.
elio91  22/11/2011 10:56:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma perché non ti limiti ad esprimere il tuo giudizio al film senza fare il superiore e criticare quello degli altri?