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MELANCHOLIA (2011) regia di Lars von Trier

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Invia una mail all'autore del commento emans     7½ / 10  15/11/2011 20:16:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ero rimasto un po' deluso dal trailer perche temevo che Von Triersi fosse trasformato all'improvviso in un regista "commerciale"...per fortuna mi sono ricreduto!
Il prologo non nasconde nulla,il Mondo sembra stia per finire a causa di un impatto con un pianeta dal nome che è tutto un programma "Melancholia"...immagini e rallenty si fondono splendidamente e mi hanno ricordato il recente "the tree of life" e pensandoci bene potrei considerare questo film come la versione atea,senza Dio , del film di Malick...entrambe le opere sono comunque sublimi!
Se in quello che dovrebbe essere il giorno piu' felice della tua vita non sei felice,c'è qualcosa che non va'...un matrimonio assurdo a causa dei disturbi continui che crea la sposa o qualche familiare...il peggioramento emotivo della protagonista arriva quando guardando il cielo si accorge di una stella piu' luminosa di altre...ma lei sa che non è una stella,lei sa che i suoi peggiori incubi stanno per essere confermati,e quindi tutto quello che riguarda il futuro non conta piu',c'è solo l'immediato!
Nella seconda parte si lascia la sorella "veggente" per passare alla sorella razionale che cerca una via di salvezza fino alla fine...rappresenta la speranza,che pero' il regista decide di distruggere in questa visione estremamente negativa del Mondo...
Un film a tratti un po' lento che ci regala un grande esempio di stile del sempre brillante Von Trier!
chiarechelon  15/11/2011 22:04:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora, premetto che a me (come a te d'altronde ) il film è piaciuto molto. Tutto quello che abbiamo visto è Von Trier, anche se un po' più dolce che in Antichrist, vero capolavoro. Però, scusa l'impertinenza, ma dio ( mi permetto il lusso di non usare la lettera capitale come fa Saramago ;) ) in Malick dove ce lo vedi? Malick in quel film ti dimostra l'inesistenza di dio semmai...
Invia una mail all'autore del commento emans  16/11/2011 21:00:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non penso che malick parli dell'inesistenza di Dio ma anzi...la protagonista femminile si avvicina al concetto cattolico della vita eterna consegnando il proprio figlio defunto,e poi il finale è una sorta di Aldila'!
La madre si pone si degli interrogativi all'inizio sul perche di tale sorte crudele e ne chiede il perche ...comincia qui quella splendida sequenza sulle origini della terra...almeno io l'ho visto cosi...
Niko.g  17/11/2011 23:56:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C’è sicuramente Dìo nel film Malick, ma l’incipit estratto dal libro di Giobbe ("Dov'eri tu quando io ponevo le fondamenta della Terra?") può trarre in inganno. Al di là del fatto che la vita eterna non è un concetto esclusivamente cattolico, la religiosità espressa da Malick è molto vicina ad una forma di pandeismo (una specie di pantesimo secondo cui l’universo è identico a Dìo ma nello stesso tempo Dìo è la forza cosciente che ha originato la creazione). Il Dìo di Malick non interferisce con l’uomo, anzi ne è rigidamente distante assumendo le forme di una natura fredda e indipendente e, come lo spiritualismo new age di Hereafter, è quanto di più lontano ci possa essere dal Dìo del Cristianesimo.
Niko.g  18/11/2011 00:00:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
* film di Malick