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MELANCHOLIA (2011) regia di Lars von Trier

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Invia una mail all'autore del commento Albertine     9 / 10  04/11/2011 17:05:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Melancholia è la Tristezza, probabilmente la Depressione che costituisce il sottotesto del film. Per depressione Von Trier è in cura a quanto pare e probabilmente in Justine c'è molto di lui. Melancholia è anche il pianeta verde che minaccia di distruggere la terra. DA ORA IN POI SPOILER : Justine prova ad avere una vita "normale", un matrimonio fastoso, un marito adorante, un abito bianco, una torta a 5 piani, un banchetto di nozze con amici e parenti ed è lì che scoppia tutto. Il papà vecchio donnaiolo un pò patetico, la madre durissima, ostile ai limiti della crudeltà. Entrambi lontani, irraggiungibili, fuggono e non mostrano nessun amore per Justine che, al contrario, li cerca disperatamente nel momento del crollo. La festa finisce, il matrimonio va a monte, con grande delusione del cognato finanziatore e riprovazione della sorella Claire. Fine prima parte che mi ha ricordato un pò la festa di compleanno del Festen di Vinterberg. Poi c'è la seconda LA PIU' BELLA ED INDESCRIVIBILE, tutta sensazioni e meravigliose immagini. JUSTINE è ormai persa e devastata dal suo malessere, ospite della famiglia della sorella nella stessa meravigliosa tenuta dove si è svolto il matrimonio. MELANCHOLIA si avvicina, ma lei non ne ha paura, anzi, sembra trarne forza a differenza di Claire, distrutta dall'angoscia per la sorte di suo figlio (dove crescerà Leo?) ma rassicurata dal marito che studia le stelle ed è convinto che il Pianeta Verde si limiterà a sfiorare la terra senza distruggerla, salvo suicidarsi vilmente per non affrontare la disperazione, il terrore e la morte dei suoi cari al momento che l'impatto risulta inevitabile e fatale. L'ultima mezz'ora trascina lo spettatore dentro il film. CLAIRE, più fragile, si lancia in una fuga disperata quanto inutile con il suo bambino tra le braccia. JUSTINE resta calma e salva dal panico la sorella ed il nipote che l'adora (zietta spezzacciaio) ricoverandoli in una grotta immaginaria. JUSTINE è la più forte, la più serena di fronte alla fine. MELANCHOLIA IMPATTAVA LA TERRA ED IO PIANGEVO. ALTRA MERAVIGLIA DI VON TRIER. Come in Antichrist dove "la natura è la chiesa di Satana" qui "la vita sulla terra è cattiva", deve esserne convinto e come dargli torto? Ma lì c'era violenza, terrore e buio, qui calma e rassegnazione e tanta luce.
sonoalessio  04/11/2011 17:33:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bel commento. dopo il film ho rivisto diverse volte la parte dell'impatto, cioè gli ultimissimi secondi del film. ho notato che il ragazzino e justine rimangono impassibili tenendosi per mano, mentre invece claire ha una reazione più umana e spaventata. e mi sono chiesto il perchè. il tuo commento ne da una possibile spiegazione
Invia una mail all'autore del commento Albertine  04/11/2011 17:54:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie!!!