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MELANCHOLIA (2011) regia di Lars von Trier

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Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi     8 / 10  29/10/2011 21:18:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Magnifico visivamente, ma praticamente dalla esilissima sceneggiatura Melancholia è un film che sembra essere l'espressione artistica del disturbo bipolare di Von Trier ormai arrivato alla fase terminale, al punto che non so se ci sarà un suo prossimo film. La fantascienza non c'entra niente, ancora meno il declino della borghesia o le sfumature viscontiane come ho sentito dire e leggere in giro. Tutto gioca sulla bravura mostruosa delle due protagoniste (una bionda e una mora come in Mulholland Dr. ) che rappresentano le due personalità del regista, quella maniaco depressiva, e quella meticolosa e iperattiva. La Dunst (Justine nel film) farebbe venire i nervi perfino ai sassi con il suo pessimismo cosmico e il disfattismo, ma in effetti rappresenta una fase psicologica che mi sembra essere stata descritta con grande coerenza; la Gainsbourg (Claire) ha decisamente riscosso le mie simpatie e la mia comprensione ed è quella nella quale mi riconosco di più seppure anche io sono affetto spesso e volentieri da melanconia. Ma nella vita occorre avere un atteggiamento positivo anche se un pianeta ti sta cadendo addosso. Semplicemente da cineteca i primi 10 minuti onirici sulle note di Wagner e la scena finale che rimane a lungo negli occhi. In sintesi Melancholia è una grande pellicola da vedere assolutamente al cinema, ma Le onde del destino e Dogville avevano più contenuto.