caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL DOTTOR T E LE DONNE regia di Robert Altman

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Beefheart     7 / 10  04/06/2007 16:16:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Carina questa commedia corale, un po surreale, tendente al rosa e targata Robert Altman che, rispetto ad altri più famosi, fortunati e meritevoli lavori del regista, appare un po più soft e commerciale ma sempre piacevolmente apprezzabile in quello che è un vero e proprio marchio di fabbrica. Mi riferisco all'abbondanza di personaggi, dialoghi e situazioni originali, mirata, al solito, alla rappresentazione anticonformista della variegata follia che contraddistingue gli americani e che, in questo caso, si concentra sul genere femminile, dotato di ansie, manie e tendenze proprie, tipiche ed esclusive. Forse giocando a fare il moderno Cukor, anche Altman, attraverso "il suo ginecologo" che fatica a capire le donne ed amandole troppo nuoce loro, si immerge in questo universo, non sempre ospitale, ma certamente, curioso, socialmente fervido e cinematograficamente fertile, riducendo invece quello maschile ad un mediocre concentrato di interessi e manifestazioni goffamente virili e di modesta entità. La trama, molto semplice, racconta di un affermato ginecologo di Dallas, il dr. Sullivan Travis (Richard Geere), comunemente detto "T", che annovera tra le sue clienti le signore più in vista della città, ammaliandole con professionalità e fascino. Inevitabilmente circondato ed assillato da realtà femminili sul lavoro, a casa non se la passa meglio, alle prese con una moglie mentalmente malata e regredita ad un'imprecisato stato infantile, due figlie abbastanza particolari, una delle quali lesbica ma in procinto di sposarsi ed una cognata separata, stralunata e svampita con tre figliolette infanti al seguito. A completare il quadretto non poteva mancare la presenza di un'amante che non lo corrisponde come lui vorrebbe. Fiaccato e provato, sia mentalmente che fisicamente, T troverà sollievo in una fuga notturna, sotto la pioggia, che lo purificherà e rigenererà attraverso un finale surreale e metaforico molto efficace e funzionante. Il numeroso cast fornisce una prova all'altezza, soprattutto per quanto riguarda la bellissima Farrah Fawcett che, alla considerevole età di 53 anni, mostra ancora una froma fisica del tutto invidiabile e, nella parte di Kate, la moglie malata del protagonista, appare convincente. A livello di sceneggiatura non manca qualche banalizzazione, ma niente di insopportabile. Ironico, divertente, cinico e realistico. In definitiva non si può dire di trovarsi di fronte al miglior film del regista, ma nemmeno di rimanerne delusi.