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UNA PURA FORMALITA' regia di Giuseppe Tornatore

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oh dae-soo     8½ / 10  13/09/2013 16:16:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
spoiler da intuire ma micidiali

E' una pura formalità sapere chi siamo, sapere cosa siamo, sapere che ci è successo, sapere il nostro ruolo nel mondo.
E' una pura formalità, o almeno dovrebbe esserlo.
Ma si sa, la burocrazia, soprattutto quando trascende un pò i suoi compiti abituali, la burocrazia è lenta, ci mette tanto a farci capire le cose.
E allora quella che doveva essere una pura formalità diviene per Onoff una disperata ricerca di un senso, di un ricordo, una lenta ma inesorabile presa di coscienza.

Non capisco l'astio contro Tornatore...
Questo ha fatto Nuovo Cinema Paradiso, Il Camorrista, La leggenda del pianista sull'oceano, La Sconosciuta, La Migliore Offerta.
E, forse soprattutto, questa perla qua.
Proprio vero che ci piace complicarci le cose e darci la zappa sui piedi. Abbiamo un semidio di regista e ci sputiamo contro. Vabbeh.

1 On
Onoff entra nello stanzino della squinternata centrale di polizia. L'interrogatorio comincia. Finirà soltanto quando Onoff ricorderà che è successo quella notte prima di trovarsi bagnato come un pulcino nel bosco. Chi ha ucciso chi? Sei colpevole Onoff? O vittima degli eventi? O nessuna della due?
L'acqua continua a venir giù anche sotto un tetto, c'è qualcosa che non va, dettagli minimi, sensazioni, frasi ambigue, comportamenti strani.
Che succede Onoff?
Che hai fatto?
E se tutto fosse una trappola, se quel commissario volesse in tutti i modi portarti a una confessione (come nell' infinitamente inferiore Under Suspicion) per avere un colpevole, se loro sapessero già di chi è quel corpo ritrovato inerme sul prato?
Sembra di trovarsi in Misery, il lettore numero uno che tiene bloccato il suo scrittore preferito.
E quella foto?
E quella trappola per topi?

2 Off
Ah, ecco, sì ricordo, grazie commissario.
Ero disperato, sì, sono stato io, riconosco quel corpo.
Ma anche voi quindi?
Ah, o.k.
E quel ragazzo che è entrato adesso, sa niente?
Niente eh, come me.
Allora esco commissario, spero di fare buon viaggio, posso portare con me quelle foto?
Quella di Fauvin che scriveva romanzi in 4 fogli diversi, una parola qua, quella successiva là, quella dopo lì e così via
Rimettere insieme i fogli già.
Rimettere insieme i pezzi.
Come noi,
O la foto di Lei, la posso portare?
O quella di tutte le persone che ho incontrato in vita mia, un semplice click e sono sempre con me.
E la mia commissario, con questo barbone che avevo prima di tagliarlo via ieri, guarda che buffo, un barbone che nascondeva chissà che.
Mi dica buon viaggio commissario.
Mi dica buon viaggio perchè spero tanto che lo sia.
Magari il mio nome lo scriva in quei fogli rimasti bianchi di là.
Mi chiamo Onoff, scrivo romanzi.