caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

UNA PURA FORMALITA' regia di Giuseppe Tornatore

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento anthonyf     9 / 10  24/06/2012 12:28:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noir metafisico dal respiro europeo semplicemente eccellente, diretto con molta precisione ed accuratezza da Giuseppe Tornatore, che si avvale di una strepitosa recitazione, con interpreti quali Gérard Depardieu nelle vesti dell'ambiguo scrittore Onoff e il celebre regista Roman Polanski nei panni, invece, di un commissario di montagna (probabilmente di una località alpina). Il film si avvale, inoltre, di un grandiosa sceneggiatura dello stesso regista italiano, ricamata finamente attorno ad un'ambientazione di straordinaria suggestione visiva, resa ancor più inquietante e tetra dall'utilizzo di una intensa fotografia di Blasco Giurato e della cupissima colonna sonora di un sempre efficacissimo Ennio Morricone.
Dettagli a parte, il film è di notevole fattura. Lo svolgersi delle vicende, teso ed avvincente, è ambientato quasi interamente in una stanza di un commissariato di polizia, dove un un ambiguo Polanski incalza agilmente un altrettanto misterioso Depardieu, in un duello di bravura magistrale, animato da forti contraddizioni e da numerosi colpi di scena che si svelano soprattutto nel finale. I dialoghi e il modo in cui essi sono recitati sono sublimi (da notare la fortissima espressività degli interpreti, tra i quali anche un giovane Sergio Rubini). Grandissime le composizioni di rumori che sovente accompagnano l'interrogatorio, come lo stridere della macchina da scrivere, la pioggia battente che filtra dal soffitto e cade sul pavimento; le voci meravigliosi di Corrado Pani per Onoff e di Leo Gullotta per il commissario.
Ultima nota di merito al finale con le fotografie sul tavolo, di una inquietudine pazzesca... Depardieu che comincia ad agitarsi, le mani fra i capelli, lo sguardo cinico di Polanski che comincia ad averla vinta... le frenetiche immagini dei flashback che si ripercorrono cupamente nel cervello di Onoff... e l'inquadratura di quella pistola, che finalmente chiarisce chi ha sparato a chi...
Film stupendo, incentrato sul forte contrasto tra bene e male e su quello altrettanto intenso tra vita terrena e vita ultra-terrena.