Se mi fossi autoripreso con una telecamera il mio sguardo risultava identico a quello del giovane poliziotto (Sergio Rubini), mentre ascolta incantato le parole del maestro Onoff. Un film estraninate e di una bellezza veramente rara. Coinvolgente e a tratti magico come speciale è il protagonista Onoff, personaggio veramente straordinario. Il riferimento a Dante e al suo purgatorio è assai chiaro e ciò rende ancora più affascinante la pellicola se letta in tale chiave. Un opera grandissima, musiche del maestro Morricone, soggetto, sceneggiatura e regia di un Tornatore in stato di grazia che probabilmente tocca le sue vette di creatività. Roman Polanski e Gérard Depardieu che danno sfoggio di una grande interpretazione. Se qualcuno si attende qualcosa di convenzionale rimarrà molto sorpreso. Un film veramente magnifico che scava dentro per restarci.
Nota storica: nel 1994 fu presentato in concorso al festival di Cannes. Non vinse. La palma d'oro se l'aggiudicò un certo Pulp Fiction.
matteo200486 31/05/2009 21:50:19 » Rispondi Eh si mi ha incollato allo schermo. Poi ha toccato dei tasti che a me vanno a genio. Non so perchè dove ci sono libri io mi appassiono. Ricordo la Nona Porta che molti dicono sia una stupidata ma a me piacque proprio perchè c'eran libri, librai ecc. Comunque veramente grande film
Ødiø Pµrø 31/05/2009 21:59:39 » Rispondi Quello è un altro che mi manca, urge repentino reperimento. Sono molto contento che sia piaciuto anche a te, non ricordo un film capace di emozionarmi come questo.
Ma poi la citazione al Purgatorio è così chiara e bella che mi ha un po' emozionato devo dire. La ripresa del suo suicidio è disperato quanto liberatorio. Si si un gran film, soprattutto diretto, senza tanti ricami e ben ripartito: se uno vuole trovare significati nascosti si diverte e se uno di vuole solo godere un gran film lo fa senza difficoltà