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LA MESSA E' FINITA regia di Nanni Moretti

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jack_torrence     7 / 10  29/07/2010 14:43:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A momenti molto buoni (un colloquio con la sorella, il monologo di fronte alla madre, recitato tra l'altro con una intensità inconsueta da parte Moretti) il film affianca alcuni problemi irrisolti che non mi consentono di parlarne come di un capolavoro. Penso poi a Nazarin di Bunuel e concludo che, per quanto interessante e importante sia il caso di Moretti nel cinema italiano degli anni '70 e '80, siamo comunque su un altro pianeta.
I problemi riguardano l'incongruità di alcuni momenti troppo surreali (nella declinazione tipica del "morettismo") con la pacatezza e il tono drammatico del film - i cui momenti migliori sono di certo quelli più realistici e non quelli impregnati di una comicità eccessivamente surreale che qui appare posticcia rispetto al nucleo centrale. Sicuramente un certo surrealismo vorrebbe sconcertare, gettare sguardi nell'abisso, "aprire sul vuoto"; tuttavia molte nevrosi dei personaggi sono appena accennate, scene come quella nell'arena (il futuro Nuovo Sacher) sono insipegabili.
La sceneggiatura è il più delle volte efficace perché secca e pungente, altre volte le battute appaiono forzate e prive di respiro; non suonano convincenti.

Anche riguardo al rapporto tra il protagonista e i personaggi (ovvero tra l'Io e la Società) appare viziato dal limite principale del cinema di Moretti di non aver quasi mai saputo equilibrare il suo personaggio con il contesto, in una sovraesposizione costante del suo personaggio. In questo caso, dove pure si fa quanto mai da parte, il problema si presenta nel momento in cui non è facile dire chi stia sbagliando di più: se lui o gli altri. Entrambe le cose sono vere, e se la società italiana (di allora e di oggi) ha i difetti che il film stigmatizza esplicitamente, lui è troppo pretenzioso, troppo petulante, troppo "incaz*oso", troppo nevrotico. E' una scorciatoia.