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MARY POPPINS regia di Robert Stevenson

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Dom Cobb     7½ / 10  20/02/2015 17:30:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La famiglia londinese dei Banks è allo sbaraglio, fra un padre sempre assente per lavoro, una madre sempre assente perché impegnata a lottare per i diritti delle donne e i figli costantemente bisognosi di attenzione. A riportare il giusto equilibrio nella vita di tutti loro giunge una nutrice, scesa letteralmente dal cielo portata dal vento dell'est...
Difficile avvicinarsi a un lungometraggio non adorato, ma quasi idolatrato da ogni singolo ex bambino sulla faccia della terra come un capolavoro senza tempo, specialmente con la consapevolezza di essere probabilmente l'unico scemo a non averlo mai visionato. Spesso, in simili situazioni, capita che il prodotto in questione non riesca a soddisfare le aspettative elevate dall'opinione generale e che, dunque, risulti nel complesso sottotono.
In questo caso, però, devo ammettere di essermi perso un pezzo non trascurabile di infanzia: su ogni livello, questo classico degli anni '60 non solo non mostra la sua età, ma funziona benissimo sotto praticamente ogni aspetto, a cominciare da quello tecnico. E' vero, in ogni inquadratura è ovvio che stanno girando su dei teatri di posa, la luce artificiale si nota con estrema facilità, ma la passione e l'impegno profuso nella costruzione dei set e nella creazione di effetti speciali sbalorditivi per l'epoca


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sono talmente evidenti che si sorvola senza problemi su questi elementi di poco conto.
Anche la storia funziona a dovere, ben raccontata da una regia solida, una sceneggiatura che ben calibra i momenti allegri e spensierati con quelli più seriosi, al netto di qualche lungaggine di troppo qui e là;


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ma è soprattutto merito del cast se l'intero meccanismo narrativo funziona a dovere, e qui è doveroso citare non solo Julie Andrews nel ruolo titolare, che naturalmente interpreta con consumata professionalità, ma anche quello che ritengo il vero mattatore della pellicola. No, non Dick Van Dyke (personalmente lo trovo anzi un po' troppo sopra le righe), ma David Tomlinson nel ruolo del signor Banks: le sue reazioni in determinati momenti valgono da sole la visione.


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Certo, avere anche una colonna sonora e canzoni ormai diventate cult quanto il film stesso da un contributo non indifferente al risultato finale, che riesce a creare una nostalgica atmosfera capace di riportare spettatori di ogni età, anche chi non ha mai visto il film prima d'ora, ai tempi della propria infanzia; se questo non è segno di un cinema di qualità, allora non so cos'altro potrebbe.
Comunque, ciò non toglie che, a mio parere, il film soffre di qualche problema sui quali non me la sento di chiudere un occhio: innanzitutto, quelle stesse scene che faranno di sicuro la gioia dei più piccoli, non hanno alcun motivo di esistere.


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Naturalmente, però, non posso essere troppo critico nei confronti di una simile scelta, perché sebbene si tratti di una sequenza forse creata unicamente ad uso e consumo dei più piccoli, a questi sembra piacere, dunque non c'è niente di male in questo.
Mi risulta invece più difficile da digerire un finale "taralucci e vino" che si concede fin troppo all'allegro e spensierato, risultando nel complesso un po' troppo forzato.


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Tutti questi elementi mi impediscono di gridare al capolavoro, ma non nego di aver riconosciuto di trovarmi davanti a un'opera che merita rispetto per ciò che è; e chissà, forse guardandolo fin da piccolo, sarebbe potuto diventare con facilità uno dei miei film Disney preferiti...