crayon 8 / 10 12/07/2012 10:10:12 » Rispondi Grande abilità nello svelare, con calma e silenzio, i molteplici mondi dietro alle persone. Una Turchia affascinante e magica. Una riflessione per dialoghi e per immagini sulla relazione che si ha con se stessi e con gli altri.
Lento sicuramente, ma leggero. Quando si ha la percezione che si stia avvicinando troppo al confine con un cinema metafisico, ecco che arriva una sequenza di realismo scanzonato, con dialoghi alla Tarantino, che funziona come uno schioccare di dita davanti agli occhi di un amico quando ti trova incantato e assorto. Per poi lasciarti col dubbio, lo stesso dei personaggi, della realtà di ciò che hai visto:
ci sono davvero delle statue o sono pareidolie? ho visto davvero il morto in casa del sindaco? la figlia del sindaco, che sembra un angelo, è davvero la figlia del sindaco?
I personaggi sono reali, caratterizzati molto bene come persone, ma hanno anche una grande valenza simbolica: il dottore. la scienza, attenta ma ingenua che però prova a imparare dai propri errori; il procuratore è il leader (un politico, un direttore), forte ma incapace di vedere le scomode verità, il commissario, l'uomo schietto, semplice, onesto ma che alla fin fine è incapace di avere una visione profonda delle cose, è l'uomo animale.