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PICCOLO BUDDHA regia di Bernardo Bertolucci

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julian     6½ / 10  27/01/2010 00:59:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una favola per bambini che insegna i principi della splendida filosofia (più che religione) buddhista, in cui vige l'amore per ogni forma vivente; d'altra parte il film si apre proprio con un lama che racconta ai suoi giovani discepoli l'indicativa parabola della capretta che ride al cospetto del sacerdote, il quale si accinge a sacrificarla.
Giocato poi su un rigido dualismo occidente/oriente, il primo -rappresentato da Seattle- fotografato con tonalità bluastre, fredde, come a indicare il cinismo e l'asfissia che ne caratterizza la vita, il secondo -rappresentato appunto dal Bhutan e dal Nepal- ritratto con illuminatissime fotografie di ambienti aperti e puliti, lontani dalla claustrofobica scatola d'acciaio americana, sembra l'ennesima metafora semplicistica dell'asceta di turno che ha scoperto la sobrietà della cultura orientale e fa di tutta quella occidentale un fascio bollandola come corrotta e materialista.
Se invece questo manicheismo va inteso in termini religiosi, ovvero come contrapposizione tra la chiesa cristiana che aggioga la società con la sua potenza sterminata e quella tibetana, che invece è braccata, ed è capace non solo di predicare ma addirittura di professare la rinuncia dei beni materiali, allora forse potrei essere più d'accordo col Bert.
Cmq, come già detto prima, il film è prevalentemente rivolto ai bambini: bella la storia del principe Siddharta con un Keanu Reeves stranamente reattivo, meno invece l'avventura del piccolo americano che ne fa da controparte e si evolve specularmente ad essa.
E' il solito Bertolucci: 2 ore e venti di bella fotografia, puzza di verbosità di tanto in tanto e un messaggio che o è troppo incrostato di intellettualismo o, per renderlo più fruibile, è banale.