elio91 7 / 10 17/05/2018 17:54:27 » Rispondi Un piacere per gli occhi, un film che sembra diretto da un ventenne più che da un maestro del cinema con alle spalle scandali e premi e kolossal. Peccato che soffra di spersonalizzazione, come anche Piccolo Buddha: una sorta di Bertolucci all'acqua di rose, o meglio alla coca-cola, dove lo splendido paesaggio toscano diventa visto da due occhi stranieri, non italiani. Forse è giusto così, forse per la delicatezza con cui è tratteggiato il romanzo di formazione della protagonista è la chiave stilistica adatta per renderlo un'opera genuina. Sta di fatto che resta un minore di cui resta davvero poco, se non l'impatto visivo che continua ancora oggi a oltre 20 anni di distanza ad ispirare film coevi e magari anche più riusciti (Call me by your name).