THE_FEX84 7 / 10 14/08/2008 00:54:39 » Rispondi Verdone abbandona le macchiette romanesche dei suoi due successi precedenti,per trovare una personalità autonoma,seppur ancora debitrice dei suoi personaggi.La sceneggiatura è ben strutturata,ricca di gag e battute diventate con il tempo proverbiali,il ritmo non cede mai e la direzione degli attori è più che buona(grandissimo Brega nella parte del futuro suocero manesco di Verdone):ma come avverrà nelle sue opere successive,l'attore-regista non dimostra particolare predisposizione per gli sbalzi cinici che aveva il suo maestro Sordi e il suo film rimane sempre sul piano del carino senza graffiare mai.L'idea di un'identità inventata per uscire dalla dozzinale routine quotidiana,comunque,riassume bene i vuoti anni 80 così come l'indipendenza che la donna andava via via a conquistarsi.Memorabile il discorso sul"cargo battente bandiera liberiana",diventato con il tempo un cult per i ragazzi.Il successo di pubblico e di critica ha consacrato il Verdone senza maschere,e lo ha spinto verso una carriera premiata dal pubblico,che senza il successo di"Borotalco"non sarebbe mai stata tale:tant'è che per paura di sbagliare,nel film successivo"Acqua e sapone",Verdone ha più o meno ripetuto lo stesso schema,facendo prevalere le parti sentimentali su quelle comiche.
Dick 13/06/2009 23:34:33 » Rispondi " i vuoti anni 80"
Più luogo comune di questo... XD in generale eh.
THE_FEX84 20/01/2010 20:35:02 » Rispondi Non mi sembra un luogo comune,ma la pura verità