JOKER1926 5 / 10 08/01/2013 02:12:05 » Rispondi Il progetto che pervadeva l'anima di "The I inside" era grande; si partiva da una trama azzardata e si finiva in presunzione. Questa è la fotografia che un critico fa appena finisce di vedere il film di Roland Suso Richter. Insomma "The I inside" cerca di destreggiarsi in situazioni belle (ma difficili) confinanti nella metafisica. Questa ultima , però, si sovrappone, spesso e volentieri, con la fantascienza; prende le forme un film confusionario, gelato e a tratti impalpabile.
Nolan nel 2000 con "Memento" avrà ispirato il regista de "The I inside", ma qui, nel 2004, i risultati sono tutta altra cosa, in senso prettamente negativo. Con la produzione cinematografica di Richter viene meno anche la confezione tecnica, o meglio, la forma del film è superficiale. Attori poco carismatici e molto freddi, fotografia convenzionale e location assai tristi, poco varie. Ritornando a militare nel discorso della sceneggiatura c'è, per carità, da apprezzare l'idea di base ma, come fatto capire, lo sviluppo non è stato all'altezza della situazione. Troppe cose non tornano. I film (presunti) metafisici dovrebbero giocare più sul lato psicologico che fantascientifico, lezione da imparare.