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DRAGON: LA STORIA DI BRUCE LEE regia di Rob Cohen

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Elfo Scuro     8 / 10  06/02/2023 19:37:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Terzo film del regista newyorchese Rob Cohen (il mio preferito nella sua filmografia) che oltre alla regia firma la sceneggiatura (scritta grazie all'aiuto anche di John Raffo ed Edward Khmara) partendo dai soggetti dei libri: "Bruce Lee: The Beginning" di Robert Clouse e "Bruce Lee: The Man Only I Knew" di Linda Lee Cadwell (che è produttrice essa stessa), alla produzione invece troviamo Raffella de Laurentiis. Nonostante si notano delle incongruenze storiche e una narrazione romanzata dei fatti ci viene mostrata una bellissima biografia del grande Bruce Lee. Interessante l'aggiunta della figura del demone da parte del regista, messa come simbolismo della lotta interna che attraversava questa icona mondiale nel corso degli anni. Adatto e mai fuori narrazione il montaggio di Peter Amundson, unito poi agli effetti speciali di William H. Schirmer e alla scenografia di Dayna Lee che ne riesce a valorizzare l'immagine oltre che il simbolismo. Più che adatta la colonna sonora di Randy Edelman, con un incantevole ed epico leitmotiv che accompagna tutto il film. In sintesi: romanzato per forza di cose, buonista ma molto umano (per me il lato più bello del film) senza poi contare la regia di maniera da parte di Cohen nei vari tipi di registro narrativo, partendo dagli scontri corpo a corpo passando poi per la vita reale e infine le fasi oniriche dove è presente la figura del demone. Degna di nota la coppia protagonista della pellicola: un immedesimatissimo Scott Lee che ricalca in tutto e per tutto la figura mitica di Bruce, cosa non facile visto il peso divistico del personaggio e una splendida (e biondissima) Lauren Holly che porta sullo schermo un personaggio romantico e ricco di sfumature psicologiche. Da citare anche nel cast secondario la presenza di Wagner che ben interpreta il suo personaggio senza stereotiparlo o banalizzarlo. Un film che narra il mito di questa gran figura, che non si perde mai nel fine a sé stesso, ma che riesce nell'intento di raccontare la storia del mitico Bruce Lee.