leonida94 8 / 10 18/05/2009 17:14:56 » Rispondi L'aver letto o no l'omonimo romanzo, credo che in questo caso faccia assolutamente la differenza. Non avendolo letto commento solo il film, senza alcun paragone. Le ambientazioni e le musiche sono davvero ben fatte, e gli interpreti azzeccati per questo tipo di film. Tutto è allestito e congeniato per un'atmosfera oscura, morta e senza nessuno sprazzo nè di libertà, nè di sogni. In un periodo di sottomissione forzatissima, di distruzzione di qualsiasi ideale, di umiliazioni e di propaganda per la guerra e l'ignioranza, un uomo è ancora capace di sognare, di ragionare con la propria testa e di dire 2+2=4. Ricca di significati, alcuni criptati, altri meno, questa pellicola mi ha angosciato e arricchito. La pesantezza si è sentita, e alla fine del film tendi a esserne deluso. Poi, invece, ragionando bene ti accorgi che proprio il freddo e didascalico racconto riesce perfettamente a passare il messaggio, che durante la visione sembrava incomprensibile. Difficile valutare questo agghiacciante racconto, e difficile capirne il vero e profondo significato.