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IL COMMISSARIO PELISSIER regia di Claude Sautet

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atticus     8 / 10  11/10/2011 00:47:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo polar di Sautet, interamente giocato sulla descrizione della patologica paranoia del protagonista per gli arresti in flagranza di reato, talmente radicata nel proprio essere da assumere sfumature inquietanti e psichiatriche. Il film inoltre conferma la poetica fatalista del regista (subito dopo l'exploit con "L'amante"), per cui gli avvenimenti possono essere provocati ma dietro l'angolo c'è sempre il destino beffardo a scompigliare le carte.
Sceneggiatura inappuntabile al dettaglio, Sarde fa miracoli con le musiche e i due interpreti hanno una presenza scenica e uno spessore drammatico a dir poco unici: Piccoli è un Pelissier nevrotico e magnetico, la Schneider è Lili Ackermann, la prostituta involontariamente centrale nel piano del commissario e che altrettanto involontariamente farà crollare il suo castello di certezze. Indimenticabile la seduta fotografica in bagno, lei era di uno splendore irripetibile, candida e maliziosa con un velo di tacita e soffocata tristezza...