tylerdurden73 9 / 10 12/03/2012 15:00:18 » Rispondi Lo vidi la prima volta da piccino e mi turbò non poco.Riguardarlo oggi suscita ancora qualche inquietudine nonostante un tratto umoristico allora non percepito ,tuttavia il disturbante sonoro e lo stile visivo cupo e opprimente lo rendono tutt'ora terribilmente lugubre. Grande atmosfera per questo corto vincitore a Cannes nella categoria appositamente dedicata (era il 1979),un gioiello di inventiva che trapianta il mito dell'arpia all'interno di una serie quadri in movimento di stampo surrealista collocabili durante la belle epoque. Le improvvise apparizioni della famelica creatura sono gestite nel migliore dei modi,spaventevoli quanto l'aspetto ideato per essa.Ottimo l'utilizzo del colore e la creazione di ambienti sinistri,sempre in penombra con stanze disadorne e un panorama cittadino dalle strutture minacciose. Finale beffardo,tra il serio e il faceto ,quindi assolutamente in tono con il lavoro dell'autore belga Raoul Servais,molto abile nell'ideare una tecnica visiva di gran resa a metà tra animazione e stop-motion.