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LA CONVERSAZIONE regia di Francis Ford Coppola

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JOKER1926     6½ / 10  17/09/2010 17:20:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La tecnologia usata per spiare le sorti altrui è meschina, in questo stravagante meccanismo di distruzione della famigerata e sacrosanta Privacy, non esistono dominatori bensì schegge impazzite che a turno vengono "silenziosamente" fregate, tutto attraverso un gioco assai sofisticato ma sostanzialmente ingiusto, sporco.

Potrebbe essere questo concetto esposto sopra una compatta sintesi dell'importante e raffinato film di Francis Ford Coppola "La conversazione".
Coppola crea una pellicola di rilievo, per carità, non mancano difetti (alcuni consistenti) ma in linea di massima i pregi (non pochi) prevalgono alla fine.
Pregi rappresentati da un sostanzioso lavoro circa la fotografia, gli attori come Gene Hackman in una prova di passione; segue su larga scala la musica abbastanza caratteristica e tutto il lavoro delle varie e bellissime inquadrature di regia.

Però qualche critica per "La conversazione" bisogna muoverla, insomma il film è difficile da seguire, gran parte della pellicola è accompagnata da un ritmo troppo basso, certo la regia allega costantemente ad ogni scena un significato e uno scenario sublime con tecnica cinematografica a servizio di ogni singola sequenza ma comunque in parole abbastanza povere il film fa fatica a decollare.
La situazione cambia solo nel finale ove il ritmo sale oggettivamente e inoltre lo spettatore assisterà ad un buon colpo di scena con alcune trovate della regia davvero di spessore come quella del protagonista che per la paura e la desolazione affossa nelle lenzuola cercando di estraniarsi e vivere il vuoto e il silenzio.
Infatti quella di Harry Caul è una figura asociale, introversa e paranoica che vive solo per attuare il proprio lavoro sinonimo di interesse e di entusiasmo, fino ad un certo punto.

"La conversazione" regala il meglio nelle sequenze finali, difficili da dimenticare, con un lavoro tecnico (le inquadrature) da manuale.

Coppola dimostra ancora il suo grande lavoro, film da gradire specie per la confezione tecnica, per la raffinatezza, certo la trama non offre voluminosi intrecci e spasmodici passaggi narrativi ma il finale cambia le carte in gioco.