caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL MONDO DEI ROBOT regia di Michael Crichton

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Jolly Roger     8 / 10  23/11/2014 12:16:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film di fantascienza che ho rivisto oggi dopo trent'anni. Lo avevo visto da bambino e mi ricordavo vagamente alcune scene che mi avevano impressionato, perciò mi ero ripromesso di guardarlo di nuovo prima o poi :-)
Mai scelta fu più azzeccata, questo film è straordinario. Sì, è vero che, come dicono alcuni, mostra tutta la sua età, nel senso che è figlio di un mondo in cui la tecnologia faceva passi da gigante e ideava cose che erano incredibili, tanto che la grande paura di allora era che queste impressionanti innovazioni avrebbero finito con lo stravolgere completamente le abitudini, le tradizioni, i modi di vivere, la cultura umana. La materializzazione più grave di questa paura era rappresentata dalla ipotetica ribellione dei robot contro l'uomo, cui sarebbe succeduta la presa del potere da parte delle macchine pensanti che avrebbero finito col sostituire l'uomo.
Questa paura non ce l'abbiamo più.
Giusto o sbagliato che sia, nessuno, oggi, vive con la paura di essere ucciso dal proprio notebook. Però, su un altro aspetto il film c'ha visto davvero lontano: quello di sottolineare, con circa trent'anni di anticipo, la pusillanimità dell'uomo contemporaneo, cioè l'uomo Consumatore Medio (che ha fagocitato tutte le precedenti classi sociali), determinata principalmente allo stato di enorme comodità in cui vive. Intendo riferirmi all'uomo a cui piace vincere facile, che usa l'ascensore per fare un solo piano, che controlla 8.000 canali televisivi col telecomando, che apre il cancello con un altro telecomando, che accende lo smartphone e si collega in real time a una sonda che sta su Marte, l'uomo che c'ha un marchingegno elettronico per fare qualsiasi cosa, quello per raccogliere le briciole del pane sul tavolo, quello per alzare la tapparella e addirittura per grattugiare il parmigiano sugli spaghetti.

E la mia non è per niente una critica. Vivere nella comodità e comprare robe sempre più incredibili, francamente, a me piace proprio un sacco.
Però c'è un limite.
Non si può arrivare a pensare che tutte queste cose siano la vita. Sono strumenti per viverla meglio, ma non sono la vita stessa. La cosa davvero geniale di WestWorld è quella di rappresentare la confusione tra queste cose, la fantasia che diventa realtà, i robot che - per chi interagisce con loro - diventano persone vere, il mondo finto e virtuale che diventa la vita reale dei protagonisti.
In fondo è facile, basta volerlo credere…ed ecco che una vacanza in un villaggio del far west, pieno di robot umanoidi, si trasforma in realtà vera, anzi, una vera vita in cui si può persino trovare il proprio riscatto, realizzazione, soddisfazione e addirittura sentimenti, emozioni e piacere (compreso quello fisico!).
E' emblematica l'espressione del protagonista dopo aver ucciso il primo robot al bar: il suo sguardo si dipinge di una tale fierezza che, probabilmente, non aveva mai provato prima. E quale esplosione di piacere deve aver provato in cuor suo il paffuto, miope e perennemente impacciato signore che, quando muore lo sceriffo, prende il suo posto, ed urla alla folla: "da oggi la legge qui sono Io!". Probabilmente nemmeno da bambino, giocando ai soldatini, era stato così felice…ma soprattutto nemmeno da bambino aveva creduto che fosse così dannatamente vero.
Insomma, il primo fusibile che si brucia, in realtà, è quello che sta nella testa di un uomo, molto prima di quanto avviene per i robot. Questa intersecazione tra la vita virtuale e quella reale, che finisce con la progressiva sovrascrittura della virtuale ai danni della reale, era un'idea davvero originale, anzi, geniale, per i tempi in cui è stata concepita, se poi si calcola che per certi versi si è avverata. E' vero infatti che ci sono persone, il cui avatar sul web ha una personalità con una complessità e un struttura maggiore della personalità che hanno loro nella vita reale :-)

Sarà l'imprevisto guasto dei robot a cambiare tutto e riportare il protagonista ad una realtà feroce, nella quale dovrà lottare per rimanere vivo - ma lottare per davvero, stavolta!