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IL GATTO E IL CANARINO regia di Radley Metzger

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Alpagueur     7 / 10  05/11/2020 23:02:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Un canarino in gabbia se ne muore di paura alla vista di un gatto che cammina intorno in agguato". Così la pensava Cyrus West, un eccentrico milionario inglese senza scrupoli, che credeva che la paura potesse far perdere il senno ad una persona. Vent'anni dopo la sua morte, i suoi parenti sono riuniti nella grande villa di famiglia, per ascoltare le sue ultime volontà. L'erede della sua fortuna sarà colui che riuscirà a sopravvivere una nottata intera nella casa. E nella notte tempestosa...aleggia la figura di un killer psicopatico fuggito dal manicomio locale...Passaggi segreti, strani rumori e scricchiolii, orologi che rintoccano gelando il sangue nelle vene, colpi di scena, spingono tutti i possibili eredi alla follia se non ad una fine addirittura peggiore...chi riuscirà a resistere accaparrandosi l'eredità?
Un cast eccezionale, un senso dell'umorismo macabro e una regia stilosa fanno davvero miracoli nel nostro "salotto di casa", il mistero di Agatha Christie. La casa è un'ambientazione deliziosamente inquietante e tali spettacoli di gioco vivaci fanno davvero miracoli nell'ambientazione. Edward Fox fa un grande ingresso, nientemeno che attraverso una finestra, nei panni di un fiammeggiante "dottore dell'ospedale psichiatrico" (Hendricks) che informa il cast del pazzo maniaco fuggito che ha modellato una certa somiglianza con un gatto (credendosi tale), creando artigli e simili per aumentare l'effetto. Beatrix Lehmann ha anche un ruolo memorabile nei panni della tranquilla e stravagante Mrs. Pleasant, una cameriera di Cyrus West che spesso si vede sgattaiolare dietro gli angoli ed entrare in situazioni dopo che è avvenuto qualcosa di importante per la trama. Carol Lynley nei panni dell'ereditiera (giovane disegnatrice di moda) è semplicemente radiosa e affascinante...ha anche una brillante chimica con il cugino americano, il cantautore Paul Jones (Michael Callan) che diventa l'improbabile eroe. Non bisogna dimenticare Honor Blackman nei panni dell'intrigante Susan, che cerca di spingere Annabelle oltre il limite mentre la semplicemente bellissima e adorabile Olivia Hussey (nelle vesti di Cicily Young) è forse la sua amante (è accennato soprattutto quando insistono sulla condivisione di una stanza insieme in un posto così grande e pieno di stanze vuote), che spera di poter ereditare lei stessa i soldi. Daniel Massey è Harry Blythe, un uomo che aveva accumulato un bel po' di ricchezza attraverso pratiche commerciali corrotte, mentre Peter McEnery è l'attore (omosessuale) che interpreta Charles 'Charlie' Wilder, nipote che era piuttosto "vicino" a Cyrus e favorito del vecchio. Alcune delle cose orribili (la spregevole morte lenta di Allison Crosby sfigurata in volto dal killer, possibili attività sgradevoli in una delle stanze segrete di Cyrus di cui nessuno accetta che pochi eletti sapessero) sono sottilmente accennate nei momenti chiave del dialogo. Un sacco di divertimento, colorato e, a volte, piuttosto inquietante.
"Il gatto e il canarino" è un film del 1978 diretto da Radley Metzger. La storia è basata sull'omonima opera teatrale del 1922 "The cat and the canary" di John Willard (adattata almeno quattro volte in film, nel 1927, 1930, 1939 e questa) e su quella del cinema muto "Il castello degli spettri", del 1927, quindi chi fosse il famoso "Gatto" assassino che riduceva a brandelli le proprie vittime (e il Miu Miu citato nel testamento) dovrebbe essere cosa ben nota (ma per chi non lo sapesse lo riporto brevemente qui sotto), con gli ovvi opportuni adattamenti (ma la sostanza non cambia).

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Il film è stato girato a Surrey, una contea dell'Inghilterra sudorientale, adiacente l'area metropolitana di Londra (nel film siamo nella tenuta immaginaria di "Glencliff Manor", sempre nelle campagne inglesi). Il DVD, della Anchor Bay dura 106 minuti, perché è l'edizione "director's cut". Nei cinema è uscito a settembre 1978, invece in Norvegia il 19 novembre 1979. L'irruzione di Hendrix (poco dopo la mezzora) attraverso la finestra, con tanto di revolver in mano e mantello e tuba neri, è una delle scene meglio riuscite del film. La 'storica' metafora del gatto e del canarino in gabbia per descrivere come può nascere ed evolvere drammaticamente un'emozione primaria come la paura è davvero indovinata (poteva essere altrimenti data la rappresentazione teatrale ?), sicuramente più di quella scelta da Lenzi (e attribuita malamente a E.A. Poe) nell'incipit del suo Coltello di ghiaccio. Dato che siamo in argomento di citazioni, nel film il dr. Hendricks dice a un certo punto, riferendosi alla guerra, "ma non fu Bertrand Russell a dire che cos'è un assassino se non un eroe senza uniforme?". Chissà se anche questa è un'invenzione di comodo...
Concludendo, questo film è un ottimo esempio di "whodunnit" (cioè una di quelle storie misteriose in cui non scopri chi è l'assassino fino alla fine), condito anche da una colonna sonora indovinata (questo Steven Cagan per essere un 'perfetto sconosciuto' non se l'è cavata affatto male, gli scores sono molto buoni e d'effetto!...mi chiedo quali altre soundtrack possa aver composto, devo indagare di più su questo compositore newyorkese del 1943).