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PINK FLOYD: LIVE AT POMPEII regia di Adrian Maben

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whereIsMyMind     10 / 10  20/10/2011 02:14:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento che contiene anticipazioni.

Un emozionante, inebriante, elettrizzante capolavoro musicale. Splendida la fotografia.
La musica è arte. E qui l'arte è accompagnata da altra arte: le rovine uniche di Pompei.
Significativa la rappresentazione di "A Saucerful of Secrets". I colpi violenti di Waters e i sei tasti (almeno) di pianoforte suonati contemporaneamente da Wright; la batteria regolare e ipnotica di Mason; Gilmour che invece accarezza dolcemente la chitarra. Questo contrastro crea un'armonia fantastica, accompagnata da una perfetta alternanza di inquadrature che esaltano ancor più la musica. Poi il cambio di ritmi musicali e la storica immagine di Gilmour che 'urla' con i capelli che lo avvolgono così come la sua voce fa con lo spettatore.
Altro momento memorabile si ha in "Set the Controls for the Heart of the Sun". L'immagine che ruota attorna Mason, la sua batteria, in un gioco di luci e riflessi. Emozioni davvero difficili da descrivere.

I Pink Floyd sono qualcosa di eccezionale. I turbamenti di un'epoca, l'ansia di stravolgere e ricostruire, la travagliata ricerca di se stessi e del rapporto con una società insensibile e ipocrita. Allo stesso tempo la musica dei Pink Floyd non può essere collocata in un preciso momento del passato, in quanto si spinge dentro la tua mente, in profondità.