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L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI regia di Don Siegel

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Marco Iafrate     10 / 10  06/07/2008 13:24:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non finirò mai di ringraziare il buon Jack Finney per aver scritto il libro che ha permesso al regista Don Siegel di portare sul grande schermo uno tra i più bei film di fantascienza di tutti i tempi, un gioiello di raro splendore nel panorama di un genere che non sempre è riuscito a raggirare stereotipi e luoghi comuni tipici del fantastico soprattutto negli anni 50 e 60 dove a prevalere era il connubio tra la fantascienza catastrofica legata alla paura di un olocausto nucleare conseguente ad aberrazioni tecnologiche prodotte dall'uomo e la fantascienza orrifica con i mostri, o esseri alieni, che si infiltrano nella società per distruggerla; d'altra parte il genere fantascientifico fin dagli albori è stato utilizzato soprattutto negli states per criticare allegoricamente aspetti della società come il comunismo, profetizzando disastri e criticando le aberranti iniziative dell'umanità al punto di arrivare, anno dopo anno, a cambiare fondamentalmente l'oggetto della minaccia, il nemico non è più il mostro alieno che viene dallo spazio ma è l'uomo stesso.
La straordinarietà della pellicola è racchiusa nell'inquietante freddezza che trasmette la similarità che hanno gli ultracorpi con gli esseri umani; i bacelli prendono perfettamente le sembianze degli abitanti della cittadina californiana Santa Mira, mentre questi dormono ne assorbono la mente diventandone dei micidiali cloni incapaci però di provare dei sentimenti, nè amore nè dolore, nulla; il passaggio è rappresentato magistralmente dal cambiamento dello sguardo del malcapitato che viene sopraffatto dal bacello, questo diviene freddo, cinico, vuoto; e qui scatta il terrore dell'omologazione dell'individuo, la paura di diventare tutti uguali, la disumanità come condizione normale.
Al di là della necessità un pò forzata di affiancare agli extraterrestri il timore di una colonna comunista che si era insediata all'epoca minando il liberismo americano, dovuto più al clima di paranoia che viveva l'america degli anni 50 con il maccartismo, "L'invasione degli ultracorpi" rimane un capolavoro assoluto capace di creare una suspense di altissimo livello ed un' atmosfera che poche altre pellicole del genere hanno saputo eguagliare.