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FAUST (2011) regia di Aleksandr Sokurov

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elio91     8½ / 10  22/07/2013 01:16:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco un Leone d'oro tra i più meritati degli ultimi anni. Diviene davvero difficile non rimanere allibiti di fronte alla magniloquente ambizione di Sokurov che pone fine alla tetralogia del potere incarnando nel personaggio di fantasia Faust tutti i deliri/aspirazioni/contraddizioni di Hitler/Lenin/Hiroito dei film precedenti.
Cala il tutto in un mondo marcescente dalla fotografia verdastra, a tratti sembra di guardare un dipinto in movimento (Bruegel, Bosch) ma è la spiccata sensibilità dell'enorme maestro russo ad impressionare: si getta nel brutto e tocca altezze e cadute divine con un senso visivo difficilmente ravvisabile in altri autori viventi.
L'umanità imbruttita, piena di piaghe, le ambientazioni di cui si sente il fetore sono quanto di più forte mi sia capitato di vedere ultimamente e Sokurov le ritrae senza adottare l'uso del realismo ma un delirio visionario allucinato che raggiunge vette e abissi allo stesso tempo.
Faust, l'incarnazione dell'uomo, è quasi un corrispettivo del demonio cui si accompagna: questi crede furbescamente di rubargli l'anima ma non sa che Faust ha un ambizione smodata. Tutto si riduce in polvere, sangue, rimpianto, pessimismo, cadaveri trattati con noncuranza mentre il protagonista raggiunge si delle vette, si meraviglia, si disinteressa subito dopo e poi va "oltre". A noi oltre non è dato andare ma intuiamo una ricerca inutile e inconcludente.
Sokurov indovina un declino dell'umanità mostrandocela al culmine della disperazione e dell'allucinazione.
Questo è un film cosi colossale che l'unico modo in cui alcuni critici da strapazzo hanno provato a smontarlo è stato con la chiave di lettura della "noia". Si, Sokurov non è una passeggiata. Non è film per molti. E per fortuna!
Qui siamo dalle parti di arte, un lavoro cesellato alla perfezione e pieno di rimandi letterari, pittorici e tematici da non poter lasciare indifferenti.
Annientante e spaventoso. Forse un capolavoro.