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FAUST (2011) regia di Aleksandr Sokurov

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Estonia     8½ / 10  08/10/2012 12:48:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Faust, dottore in medicina e filosofia, non riesce a placare la sua sete di conoscenza, a risolvere i dubbi sulla vita e sulla morte, ridotto nei confini angusti dei suoi bisogni carnali, la fame, la passione. Aspira all'onnipotenza ma è incatenato alla sua umana limitatezza. Eternamente alla ricerca di risposte e perennemente insoddisfatto, si imbatte nelle lusinghe ingannevoli del demonio, un usuraio vecchio e deforme che, in cambio della sua anima, gli promette l'accesso alla verità e ai piaceri dei sensi.
Opera complessa, densa, brulicante di individui che incessantemente si muovono, si spingono, si accalcano in spazi stretti e luridi, in situazioni caotiche e grottesche, in un rincorrersi di dialoghi e parole anch'essi incessanti e sfiancanti. Immagini sghembe, deformate, dilatate, con colori sgranati e innaturali e luci sovraesposte sottolineano il fascino visionario e il gusto pittorico del regista. Una vertigine sensoriale di atmosfere opprimenti che rende concreto e palpabile il disagio esistenziale, la fatica di vivere.
La corsa di Faust nell'inferno di ghiaccio del finale è l'emblema della sua volontà di continuare a cercare, di oltrepassare nuovi confini, ma è allo stesso tempo la cifra della sua eterna solitudine.