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FAUST (2011) regia di Aleksandr Sokurov

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Rand     4 / 10  17/01/2012 19:49:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sokurov, a Sokurov, quando un regista ha talento spesso ne abusa, non sempre succede ma se sei una meteora ad un certo punto immagini di essere una stella e così vai in orbita, ma poi finisce che ti schianti al suolo. Dacendo un esempio che penso ci stà tutto l'albero della vita di Malick nella sua simmetria autoriale e didascalica ha molto più valore di questo Faust. Premetto che non ho purtroppo mai letto l'opera di goethe ma propio ciò mi ha portato ad andare a vedere il film. di Sokurov avevo visto Moloch e il sole, film lenti e riflessivi, ma comunque interessanti, soprattutto riuscivano comunque a coinvolgere e nel cinema d'autore spesso non è facile. Ma qui Sokurov ha completamente sballato, il vincere il leone d'oro sinceramente è ancora più grave. Un film che si parla letteralmente addosso, posso certo pensare che il doppiaggio non sia all'altezza, anche se non ne ho la certezza. Nonostante la messincena, le ambientazioni e la fotografia siano notevoli il tutto sembra un sogno scialbo e senza calore. Mi sono addormentato a tratti, risvegliandomi subito, e notando che le elucubrazioni del protagonista non aggiungevano nulla alla storia. Il diavolo è il personaggio più carismatico, ma dopo metà film si perde, diventa quasi un personaggio di contorno, subentra la bella ragazza, avvenente quando si voglia, ma inesistente anch'essa. Il tutto tra carri sferraglianti , vino che sgorga da un muro, ****** nella chiesa, donne pazze che vaneggiano, gente sempre affamata, un cambio di calze dopo un pediluvio di ortiche. Insomma Sokurov è sopravvalutato, è abbastanza lampante, poi se uno crede di essere il più grande regista russo , bè ha dei problemi. Perchè rimane la pietra miliare Tarkoski. Comunque il film è esageratemente lungo, il capo e la coda non collimano, nonostante l'intento metaforico che il regista dà alle scene non riesce a coinvolgere... Troppa apatia, troppa enfasi, troppa presunzione. Forse Sokurov dovrebbe darsi all'autocritica costruttiva, perchè personalmente si sta avvolgendo su se stesso.
Poi se vi piaciono le storie incomprensibili, la visione della faiga da vicino e la musica eterea, buon per voi.
"sono solo un morto di fame."