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LA TALPA regia di Tomas Alfredson

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Rand     8½ / 10  25/01/2012 18:02:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I commenti negativi sono largamente superficiali, nelle giustificazioni che si tratti di una pellicola lenta, cosa che poi non è. I film di Anghelopulos sono lenti. Insomma non si capiscono diversi appunti che molti hanno fatto, la mia impressione è invece che ci sia stata una grandissima superficialità, perchè il film è veramente notevole e anche realistico. Alfredson mi aveva già colpito con Lasciami entrare, qui in parte ci sono le stesse atmosfere ermetiche, lo stesso stile rarefatto, ma non certo noioso. In un film inglese il regista svedese maneggia il cast di attori very britisch in maniera perfettamente organica e complementare alla trama. Per un Jhon Hurt che lascia il comando c'è un Gary Oldman asettico e silenzioso (parla dopo più di mezz'ora). Ormai in pensione dopo il mezzo disastro in Ungheria. Mark Strong non è di questo avviso, ma il suo personaggio è determinante, così come Tom Hardy, nel ruolo di un operativo che non riesce più ad esserlo. Aggiungiamo un Colin Firth ambiguo e sfuggente,che assieme agli altri tre forma i sospetti che possono essere talpe dei russi. Poi l'insolito Benedict Cumberbatch già visto nella serie di Sherlock Holmes che mostra di essere un attore in sicura ascesa che è lombra di Smiley oltre che il suo autista. Mentre Gary Oldman si muove apparentemente lento e patetico, alla ricerca della situazione, usando e agendo per scoprire la talpa. Musiche gradevoli, location evocative, tra cui spiccano Budapest ed Istambul. Anche la grigia Londra è inquadrata in modo nuovo, spenta, rassegnata e solitaria. come i personaggi, di cui capiremo chi è il soldato chi è il calderaio e chi la spia nel finale.
El merendero  02/02/2012 10:14:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho perso una scommessa rand. Un martini soda nulla di che tranquillo. Avevo puntato tutto su un tuo 10. Mea culpa.