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SHAME regia di Steve McQueen

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  20/04/2012 15:28:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non può amare,né tanto meno permettersi di essere amato.Questo è Brandon,giovane e piacente uomo di successo la cui vita è scandita da pulsioni sessuali insopprimibili,tutto passa in secondo piano di fronte all'urgenza di raggiungere un orgasmo con modalità assolutamente indifferenti,l'importante è venire.Prostitute,chat,film hard,sesso promiscuo,masturbazione nei luoghi più impensabili,Brandon vanta tutto il campionario di perversioni possibile ed immaginabile pur rimanendo un individuo capace di spacciarsi come "normale".Il suo disagio attende solo di mostrarsi,aizzato da una dipendenza distruttiva inflessibile nel richiedere un'anafettività disumanizzante.
Brandon è l'"american psycho" del nuovo millennio,il Patrick Bateman senza l'ossessione del denaro o dell'abito griffatto,della perfezione fisica o del biglietto da visita sbalorditivo,la sua mente è un coacervo di immagini pornografiche come l'hard-disk del suo computer.Uccide a suo modo, negandosi e portando alla disperazione,al tempo stesso si annienta in una ricerca predatoria che è un crescendo di istinti splendidamente colti da una regia a dir poco sublime ad opera di Steve McQueen,eccellente nell'associare alle immagini un accompagnamento musicale di straordinaria intensità.
Fassbender, tanto per cambiare eccezionale, incarna con aderenza perfetta questo border-line affetto da ipersessualità,incredibile nell'assentarsi al cospetto del vero amore,feroce nel rapportarsi con la sorella,disadattata quanto lui seppur per ragioni e con modalità diverse,colpevole di essergli piombata in casa invadendo quello spazio così intimo in cui ogni fantasia nasce e spesso trova sfogo.
Ciò che sta dietro a questo malessere ha poca importanza,il passato del protagonista e della sorella Sissy non interessano McQueen,accorto nell' evitare la trappola di flashback che avrebbero reso didascalica una storia che mio avviso non ha bisogno di delucidazioni,al regista basta un lacrima che solca il viso sulle note di "New York,New York" per mostrare l'incatenante consapevolezza dell'oggi,di un presente in cui la fissazione è talmente forte da spazzare via sentimenti e calpestare qualsiasi implicazione morale.
theandroidrunne  31/05/2012 14:48:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bella recensione!
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  31/05/2012 15:38:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie!
strange_river  20/04/2012 18:25:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi tu, come ti permetti di scrivere commenti così tanto belli?!!
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  21/04/2012 00:04:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè ho te come musa ispiratrice!
...comunque grazie,ma sei un po' esagerata :)