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LE IDI DI MARZO regia di George Clooney

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  30/03/2012 14:50:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un George Clooney sempre coraggioso nell'affrontare temi impegnati sia da regista che da attore,
in questo caso dirige e si ritaglia un ruolo da comprimario.Anche se è poi lui il candidato attorno al quale ruotano gli intrighi di una politica in cui il tanto sbandierato concetto di democrazia ha perduto ogni significato, dinnanzi al totale asservimento cui sono soggetti questi uomini divorati dal potere di cui non possono fare a meno,pronti a ricorrere ad ogni tipo di compromesso pur di raggiungere lo scopo.
Ryan Gosling è la punta di diamante di un cast stellare meravigliosamente coinvolto nella sfiduciata operazione,bravo a sfumare le sue emozioni in un gioco al massacro in cui la rettitudine, anche quando individuabile (si veda il personaggio del sempre gigantesco Philip Seymour Hoffman), genera comunque ambiguità,in quanto la politica è lurida e per starci dentro urge insozzarsi di brutto.
Niente male questa intricata storia di macchinazioni durante le primarie presidenziali,Clooney è abile nell'evitare di aderire ad un comodo qualunquismo per descrivere l'umana meschinità dei suoi personaggi, mettendo in luce con invidiabile misura l'arrivismo di uomini che in definitiva rendono gli schieramenti politici l'uno uguale all'altro,pronti ad azzannarsi non per il bene comune ma per posizionare le chiappe sulla poltrona più alta possibile.
La sceneggiatura stratificata non presenta falle,Clooney punta dritto l'obiettivo e sbanda un poco solo nella definizione dei personaggi femminili.La Tomei giornalista imbruttita è un po' troppo forzata nella rappresentazione di quel tipo di stampa corruttibile pronta a piombare come una spada di Damocle sulla testa dei politici attaccabili,mentre l'incantevole (e brava) Evan Rachel Wood sembra il personaggio più banale,comunque importante per mettere l'accento sull'influenza che l'opinione pubblica detiene nell'ambito di una nazione dai mille problemi,in cui però trombarsi una ragazzina è ancora sacrosanto motivo di scandalo.
Un film bello e importante,in grado di mettere a nudo quegli intrallazzi di cui la politica è affetta fin dai tempi dell'Impero Romano.