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LE IDI DI MARZO regia di George Clooney

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dagon     6½ / 10  17/12/2011 08:52:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ripeto la mia convinzione: il cinema ormai è diventato talmente povero che ci si esalta per film, al più, medi. Tra 5 anni nessuno si ricorderà più dei vari "millionaire" "hurt locker" "127 ore" et simila, magnificati come strepitosi capolavori della cinematografia moderna. Anche questa nuova fatica di Clooney arriva (probabilmente anche grazie al grosso credito aprioristico di cui gode il regista/attore, che, in sé, non mi dispiace, tanto per esser chiari) sull'onda di entusiasmi planetari. In realtà è una discreta pellicola, che non dice assolutamente alcunchè di nuovo, sia dal punto di vista dei contenuti che dello stile. Se un altro suo film sopravvalutato, "good night and good luck", quantomeno aveva una grossa ricercatezza e raffinatezza stilistica, questo, non ha nemmeno quella. Un film di denuncia, a mio avviso, deve farti uscire dal cinema con lo stomaco in subbuglio, con le mani che ti prudono... non è questo il caso. Tutto è svolto in maniera molto accademica, al punto che alcuni tv movie della HBO gli sono superiori sotto ogni aspetto. Solido professionismo, dunque, e molta prevedibilità. Peraltro, di questi tempi, un film di denuncia, seppure un po' stantio è sempre ben accetto. Sufficienza piena per il cast mostruoso ed in forma.
Angel Heart  17/12/2011 10:24:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Ripeto la mia convinzione: il cinema ormai è diventato talmente povero che ci si esalta per film, al più, medi. Tra 5 anni nessuno si ricorderà più dei vari "millionaire" "hurt locker" "127 ore" et simila, magnificati come strepitosi capolavori della cinematografia moderna".

Quanto ti do ragione...
suzuki71  20/12/2011 12:20:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
CONDIVIDO IL TUO INCIPIT
1819  17/12/2011 16:16:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Analisi interessante e sagace, bravo. Bisogna anche saper andare oltre i rigidi schemi della critica.