Aletheprince 8½ / 10 16/10/2007 23:41:21 » Rispondi Tragicommedia dell'assurdo, stereotipo di tanta cinematografia di carattere poliziesco, questo film deve tutto alla recitazione di Al Pacino, che primeggia come su di un palco teatrale, narrando la propria paradossale storia, il proprio dramma personale, e rapportandosi umanamente con gli ostaggi della banca, il direttore che quasi lo spalleggia, il taciturno, misterioso ed arido compagno di rapina Sal, la folla in delirio che lo inneggia, la moglie isterica tradita, la mamma angosciata, l'"amico" gay....., e persino la polizia e l'FBI, che tentano di intavolare una base per una trattativa (ed in questo mi sovviene il recente "Il Negoziatore" di Samuel Lee Jackson, che certo deve molto a quest'opera!). Pur non considerando il genere poliziesco in termini di massima qualità cinematografica, non posso non evidenziare il talento recitativo dell'immenso Al Pacino, come pure una regia ed una sceneggiatura essenziali, ma efficaci nel loro ritmo e nella tensione, che regalano due ore di vero coinvolgimento emotivo.