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ANONYMOUS regia di Roland Emmerich

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Rollo Tommasi     8½ / 10  12/06/2015 00:41:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che deve essere accettato non come congettura farneticante e priva di attendibilità storica, perchè il mistero sull'identità di Shakespeare è destinato ad alimentare solo ipotesi più o meno suggestive e non verità rivelate, ma come una reinterpretazione fantastica del Mito, un momento eccelso di arte e mistero, metacinema che si confonde in metateatro: del resto, lo sfolgorante inizio sotto la pioggia con Derek Jacobi a fare da narratore professa già l'intento mistificatore e provocatorio dell'opera.
Film che propone anche una velata denuncia della bellezza ed allo stesso tempo della delicatezza/vulnerabilità delle Parole sulle Azioni. Del resto, il dubbio rimane vivo e tramandato nelle epoche: le parole hanno mai seriamente cambiato la politica? Ognuno la pensa in modo diverso.
Oltre ai cripto-significati ed alla morale sottintesa, Anonymous è anche un film di costume elegante, puntuale ed allo stesso tempo originale, che esibisce trucco e scenografie raffinate; la sceneggiatura ha un incedere incalzante con dialoghi d'effetto, forse un pò troppo enfatici, esagerando l'apprezzamento del pubblico per le commedie di Shakespeare, visto che erano rappresentate davanti a nobili e volgo...
Interpretazioni di altissimo profilo, tra cui il gigionesco irriverente Rafe Spall nei panni semi-seri di Shakespeare, la stupenda ed ammaliante Vanessa Redgrave nelle vesti di una Regina Elisabetta I in fase di senilità declinante un pò rimbambita e perciò manipolata dalle trame politiche, alternata in gioventù dall'espressivissima Joely Richardson (figlia talentuosa della Redgrave), ed un sempre impeccabile David Thewlis (il Remus Lupin di Harry Potter) a recitare il ruolo dell'infido consigliere di Corte.
Uniche note dolenti, il doppiaggio pecoreccio del poeta Johnson, purtroppo protagonista, che sembra quello di una soap opera, e qualche animosità eccessiva per i versi poetici...(la moglie di Oxford si scalda di più per l'incessante produzione teatrale che non per i tradimenti del marito; commozioni ed acclamazioni popolari, continua demonizzazione del peccaminoso intrattenimento....).
Anonymous apporta al cinema una scossa di adrenalina, coraggio ed innovazione, che, uniti alla precisione tecnica, si candida ad un posto nel firmamento degli bei film (per dirla alla Oscar Wilde, esistono due categorie di opere, quelle scritte bene e quelle scritte male: Anonymous appartiene al primo genere).

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