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THIS MUST BE THE PLACE regia di Paolo Sorrentino

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  17/04/2012 10:53:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lontano dalle scene Cheyenne continua a truccarsi come una rockstar che non ha più senso di esistere.Si gode i lauti guadagni della passata carriera nella sua bella dimora e passa le giornate in compagnia della dark amica Mary (Eve Hewson,figlia di Bono e volto molto interessante) e con la moglie,una sempre sfolgorante Frances McDormand con cui Sorrentino cala subito il carico pesante,andando a tracciare un rapporto che pur privo di smaccate effusioni giganteggia nitidamente in delicatezza e solidarietà coniugale,punteggiato da affettuose scaramucce e da una comprensione reciproca che è manifesto eloquente di quell'amore che per i più resta solo immaginario.
Un po' annoiato e forse anche "garbatamente" depresso Cheyenne parte per gli Stati Uniti a causa dell'improvvisa morte del padre.Venuto a sapere dell'ossessione del genitore,ai tempi di guerra deportato nei lager nazisti e da decenni sulle tracce del suo aguzzino, decide di soddisfare quel desiderio di vendetta ,in segno di inconsapevole rispetto verso quell'uomo che in realtà non ha mai davvero conosciuto.Sarà un modo per riscoprire le gioie della vita,in solitaria attraverso i grandi spazi americani questo clone a metà tra un Robert Smith caricaturale e un meno irruento Ozzy Osbourne,costruirà l'indagine sull'incontro e le relazione con il prossimo toccando luoghi e personaggi più o meno eccentrici che finiranno con il condurlo alla meta.
Di primo acchito potrebbe sembrare una soluzione straspremuta quella del viaggio on the road come mezzo di conoscenza e crescita intima,ed invece Sorrentino ammanta il tutto della sua sottile ironia applicata ad una prospettiva cinematografica fatta di idee spiazzanti e di contenuti intrinsecamente toccanti e scandita da una colonna sonora da urlo.Poi c'è l'umanità di personaggi sopra le righe eppure mirabilmente genuini.Sprizza delicatezza da ogni fotogramma l'incontro con la giovane cameriera e il suo figliolo dalle indiscutibili doti canterine,è tutto da godere il confronto col grande vecchio Harry Dean Stanton,ed il film scivola tra vari aneddoti con grazia senza mai svoltare nel ridicolo sebbene si debbano fare i conti con un protagonista quasi clownesco.
Sorrentino rende poetico ciò che in altre mani sarebbe stato probabilmente un memorabile scult ,tira fuori un lavoro magari discontinuo ma profondamente vivo.Ovviamente avvalendosi di un super Sean Penn,fantastico e per nulla imbarazzato nel trasformarsi con parrucca corvina e rossetto battonesco da eccentrico e malandato vip di provincia a uomo nuovo,finalmente pronto a voltar pagina.
Terry Malloy  17/04/2012 12:43:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande tylerone, rivalutiamo questo ottimo film!
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  17/04/2012 13:00:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Thanks Giò!davvero ottimo,non me lo aspettavo dopo aver letto qua e là commenti e critiche al quanto discordanti....