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FINAL DESTINATION 5 regia di Steven Quale

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Alpagueur     4 / 10  16/11/2020 11:32:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molti dei fan della saga di 'Final Destination' là fuori che erano stati lì ammanettati dal primo film probabilmente si chiedevano quale fosse l'utilità di un quinto capitolo, dopo che il quarto sembrava aver dato tutto. D'altra parte, sembrava nient'altro che un tentativo impenitente di spremere il franchise per altri pochi dollari. La trama non ha nulla di interessante e nulla degno di nota. Il cast, la recitazione, tutto è adeguatamente pianificato ed eseguito, proprio come i film precedenti (bello vedere nuovamente coinvolto 'Candyman' Tony Todd nel plot) L'unica cosa che avrebbe potuto e dovuto dare a questo film un vantaggio e un valore aggiunto è il suo essere un "prequel ", ma anche quello è stato fatto male. Il finale collega questo film con il primo (e molto bene devo dire), ma oltre a questo, ci viene ripresentato uno dei punti chiave della trama quando il gruppo si rende conto che le persone stanno morendo nello stesso ordine in cui erano nella premonizione. Ovviamente questo era per il bene dei nuovi spettatori che cominciavano a seguire un'antologia sul suo quinto film, ma il resto di noi aveva già saputo tutto ciò che i personaggi avevano "imparato" nel film. Oltre al bel finale che aggiunge un senso di nostalgia e la presenza dominante di Todd (indipendentemente dal breve tempo in cui è apparso sullo schermo) non ha alcun senso guardarlo tranne che per cancellarlo dalla lista e sbloccare la levetta "ho guardato tutti e 5 i film della saga" nel tuo cruscotto di comandi dei film horror. Non male, a volte piacevole, ma inutile e non per questo meno impressionante. Mi dispiace che la serie debba finire con una nota così bassa invece di uscire con il botto. Qui i vari strumenti/veicoli di morte sono uniformemente macabri, cruenti e raccapriccianti, ma ognuno è diverso e richiede una serie di improbabilità prima del colpo finale (o colpo, o taglio, o fracasso, o sparo, o esplosione, insomma l'idea è questa). 'Final Destination 5' prova a stuzzicare lo spettatore con vari falsi indizi e false piste su quale verterà il meccanismo esatto per ogni evento. Stabilisce anche uno schema di intricata attenzione ai dettagli per ogni configurazione, quindi, proprio mentre sei stato cullato nel pensare di aver capito lo schema del ritmo, improvvisamente ti tira fuori con qualcosa di subdolo e inaspettato. I film precedenti mostravano studenti delle scuole superiori e universitari; questo tiene il passo con il pubblico che invecchia e va per i giovani professionisti dell'ufficio, tutti impiegati presso la Presage Paper Company, diretti a una riunione aziendale su un autobus che attraversa un ponte sospeso in costruzione. È qui che si verifica la premonizione e possiamo vedere ciascuno dei personaggi morire per la prima volta nell'immaginazione di Sam Lawton (Nicholas D'Agosto). Il ponte che crolla offre per la maggior parte un pezzo spettacolare di carneficina di massa, ma è allungato in modo che ogni personaggio possa ottenere circa un minuto prima di essere infilzato, o fritto, o distrutto, o annegato, o ghigliottinato etc. etc. Sia qui che nelle più tranquille scene di morte del secondo episodio, i cadaveri risultanti sono così orribilmente spezzati e mutilati, ben oltre ogni ragionevole conseguenza della causa immediata della loro morte, che è chiaro che la figura dei registi (il regista Steven Quale e lo sceneggiatore Eric Heisserer) nessuno lo prende sul serio, quindi potrebbero anche divertirsi ad esagerare a proprio piacimento. Inoltre sfruttano appieno il 3D. Questo potrebbe essere il film ideale per questo, e non perde tempo, dato che vari oggetti letali ti vengono addosso al rallentatore attraverso vetri sanguinolenti sotto i titoli di testa. C'è anche un montaggio rapido alla fine che riprende i momenti fatali di ciascuno dei 4 film precedenti, evidenziando le cose che arrivano dirette verso di te. Per l'n-esima volta le riprese si sono svolte a Vancouver, in Canada (come nei primi tre capitoli della serie). Il North Bay Bridge di New York, che i ragazzi attraversano a bordo della corriera e che crolla, è nella realtà il Lions Gate Bridge di Vancouver. Merita qualcosina in più rispetto ai precedenti due film della saga perchè ha un piccolo twist nel finale. Resta però un tentativo non necessario (fallito).