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A DANGEROUS METHOD regia di David Cronenberg

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Beefheart     6½ / 10  20/10/2011 16:02:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capitolo 3 del "nuovo" Cronenberg, ormai imploso dentro se stesso e sempre più lontano ed estraneo al "vecchio", che fatica sempre più a trovare un suo perchè. Forse più verboso che talentuoso, mette in scena una prolungata riflessione sul ruolo e l'azione della sessualità nella vita delle persone. O forse, prima ancora, sull'opportunità dell'autocontrollo e dell'auto-repressione come forma di salvaguardia fisica oltre che spirituale.
Sicuramente un film complicato che andrebbe rivisto almeno un paio di volte per poterlo metabolizzare completamente, ma che già dalla prima visione non lascia dubbi da una parte sulla qualità degli interpreti (finalmente mi ha convinto anche Cassel, un po meno Mortensen), sulla minuzia, la cura del particolare e la maestria tecnica del direttore e dei suoi collaboratori; dall'altra sulla fastidiosa piattezza narrativa che lo attanaglia ed ammorba ormai il cinema del suo autore. Nel complesso risulta abbastanza cerebrale, ma per chi ha voglia, predisposizione e modo di cimentarsi, il film può anche ritenersi riuscito e la visione, anche se non indimenticabile, consigliata.