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NIENTE DA DICHIARARE? regia di Dany Boon

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  05/11/2014 11:18:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Buddy movie in salsa franco-belga in cui la diversità tra i due protagonisti - doganieri di una frontiera in procinto di scomparire a seguito del trattato di Shengen- non è di natura caratteriale, bensì alimentata da un campanilismo feroce e dagli stereotipi culturali più beceri.
Una rivalità frontaliera sfociante nell'odio e comune a molti paesi, sulla quale Dany Boon gioca sfruttando ancora una volta il pregiudizio come già accaduto con "Giù al nord".
Nell'occasione si poteva parlare di filmetto appena accettabile, questa volta invece c'è poco da salvare; sicuramente le interpretazione dello stesso Boon e dell'eccellente Poelvoorde sono notevoli, ma lo script è di una banalità disarmante, oltre che praticamente privo di momenti divertenti.
Le gag di natura patriottica dovrebbero fare da collante ai due segmenti narrativi preponderanti: quello poliziesco riguardante un narcotrafficante, l'altro di stampo sentimentale, storie talmente banali e mosce da non non alimentare alcun interesse.
La comicità infantile, grottesca e mai realmente feroce viene inserita in un contesto favolistico nel quale il massimo della scorrettezza consta in un paio di proiettili sparati nella schiena e in un corriere della droga col retto pieno di ovuli. Deprimente, altro che spassoso.
Boon è un bambinone furbo, ha scoperto la gallina dalle uova d'oro e ci marcia sopra stando bene attento a non urtare la sensibilità di nessuno. Gli incassi ottenuti col film d'esordio l'hanno indotto a sfruttare gli stessi argomenti, limitandosi ad una variazione elementare degli ingredienti.
Le battute a salve si sprecano mentre le casse si ingrassano. Boon se la gode col minimo sforzo.