atticus 6 / 10 05/10/2011 01:16:02 » Rispondi Diciamo che il regista, quel Douglas McGrath autore del bellissimo e snobbatissimo "Infamous", mi aveva fatto sperare in qualcosa di meglio. Invece siamo nella media della tradizione hollywoodiana per famiglie. Tratto da un omonimo best seller di Allison Pearson, che sotto la parvenza da diario rosa ironico e femminista riusciva a delineare un quadro arguto e sottilmente cinico sulla battaglia quatidiana di una donna in carriera, il film attenua radicalmente lo spirito acre della pagina scritta per assestarsi su schemi molto più pacati e politically correct. La sceneggiatrice de "Il diavolo veste Prada" (che ormai sembra diventato il metro di paragone obbligato per valutare le commedie con protagonista una donna...) non ha nessun jolly nel manico e lo script arranca tra dialoghi banalotti sulle responsabilità familiari, sul senso di essere madre, sul senso di colpa verso i figli, sui vantaggi e svantaggi del lavoro e via dicendo. Irritanti le finte interviste ai personaggi secondari, così come il tono commiserevole continuo verso quest'imbranata eroina della finanza con prole e marito da accudire, che quasi spinge a sperare che pianti l'azienda per starsene a casa, almeno la smette di lamentarsi. Non c'è satira, non c'è vera ironia ma c'è una commediola media passabile in cui la brava e invecchiatissima Parker si agita forsennata tra una gag con i pidocchi e una tra torte e palloncini. Il risultato non è disprezzabile ma nemmeno irresistibile. Negli Usa ha floppato drammaticamente ed è strano come la Parker, un tempo amata e strapremiata (4 Golden Globe vinti) sia oggi odiatissima.