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LA PELLE CHE ABITO regia di Pedro Almodovar

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martina74     7 / 10  17/01/2012 11:04:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non diventerà uno dei miei preferiti di Almodovar, perchè in "La pelle che abito" (titolo bellissimo e assolutamente calzante) manca la componente emotiva presente invece in altri lavori del regista spagnolo, e che è la caratteristica che maggiormente amo in lui.
Tuttavia sono presenti gli altri temi e stilemi cari al regista, che connotano fortemente anche questo lavoro, la cui tematica pare un pretesto per parlare, come sempre, del mondo interiore.
In questo lavoro, la sete di vendetta guida un protagonista con pochi scrupoli, rapito da un'ossessione di dolore e trasformatosi in un dottor Frankenstein dei giorni nostri, che manipola i corpi ma non riesce - per fortuna - a cambiare l'io delle persone.
Difficile commentare senza svelare, in quello che è tutto un gioco di misteri e rivelazioni graduali, nel quale non manca l'intreccio temporale e che si regge sui personaggi/mito del regista con l'aggiunta di un'androgina Elena Anaya il cui sguardo davvero trafigge l'anima.