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LA PELLE CHE ABITO regia di Pedro Almodovar

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  05/10/2011 01:10:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Doveroso, credo, per tutti gli spettatori di questo film ripescare una vecchia pellicola degli anni 50", "Occhi senza volto", che non ho visto ma di cui ho sempre sentìto parlare (e piuttosto bene), che Almodovar confessa di aver visto. Lui non cita Mary Shelley o Stevenson, forse perchè sono modelli troppo evidenti, riferimenti troppo espliciti o magari troppo facili. Dunque, Almodovar è ancora al suo posto, gira sempre divinamente, e occorre riconoscergli una buona dose di coraggio. Nel suo film più estremo indica una transizione splendida verso un "nuovo corso" del suo cinema che quasi sicuramente avrà - magari nel prossimo film - la grandezza del Capolavoro. "La pelle che abito" ha una cornice stupenda. Il personaggio principale - un Banderas come non si vedeva da anni - è un pò angelo e un pò demonio, e risulta così ehm rassicurante nella sua lucida follia.
Il rapporto tra il medico e la sua "creatura" (plasmata a immagine dell'amata... moglie/morte) mi ha ricordato per certi versi un film lontanissimo come "Tristana" di Bunuel.
Trovo straordinaria questa capacità di Almodovar di mischiare le carte, di adattarsi ad ogni situazione, di rendere tangibile e ironico qualcosa di raccapricciante (la transgenesi si compie nel corpo di un'ossessivo donnaiolo!).
La prima parte è letteralmente splendida, ti trasporta in un vortice filosofico-letterario degno di Bourges (e nonostante un personaggio troppo sopra le righe vestito da carnevale), la seconda invero è alquanto straboccante, e paga lo scotto di una vendetta servita non a sangue freddo.
Avrei voluto essere ancora più magnanimo perchè il passaggio dalla vendetta al desiderio, dall'odio alla sopravvivenza, nella mutazione, di un corpo estinto - ben distante cmq. dal Vital di Tsukamoto e affini - è davvero sorprendente.
Ma resta un buon film, capace come pochi di riportare un pò di rosso sangue all'anemica vitalità del nuovo cinema europeo
Invia una mail all'autore del commento Gualty  06/10/2011 02:36:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo tranne una fine un poco frettolosa e lo "spieghino" con flashback davanti al fuoco, ben poco cinematografico e fin troppo telenovelico. Almodovar riesce a cavar da Banderas oro e fiamme!
atticus  05/10/2011 01:23:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Verissimo ciò che dici di "Occhi senza volto", un film che ho visto ma che non mi era tornato in mente guardando quest'ultimo Almodovar. Per certi versi entrambi hanno uno strano gusto arcano e farsesco che li lega benissimo assieme. Per non parlare della resa 'visiva' della maschera che è pressocché identica...
Terry Malloy  05/10/2011 10:10:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ottimo commento kowalskino, anche se al solito non risponderai ai complimenti :)
strange_river  05/10/2011 19:12:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì bello, kow aggiunge sempre qualcosa di suo.