gemini 8 / 10 27/09/2011 22:40:14 » Rispondi Non sono un grande conoscitore di Almodovar,quindi non sapevo cosa aspettarmi dal film.Cercavo comunque una pellicola lontana sia dai filmetti fracassoni made in USA che dalle "opere" infantili,deludenti e deprimenti che sa offrirci solo il nostro cinema.La storia mi è piaciuta,tutto alla fine trova una spiegazione,ma nonostante tutto,alcune cose non sono state approfondite,mentre altre sono state messe là quasi a casaccio e le elencherò nello spoiler.
Quello che a mio avviso stona,è il non aver limitato la storia allo stupro della figlia e alla conseguente cruenta e sadica vendetta.Mi spiego.L'aver raccontato della moglie,l'incursione del suo aguzzino\amante in casa,cosa aggiungono all'economia del film?Voglio dire...un tizio vestito da uomo tigre che si comporta come un minorato mentale in preda a una crisi d'astinenza da sesso,secondo me è grottesco perfino in certe commedie.La sua introduzione a casa e il suo stupro sembrano presi da un altra pellicola.Un film del genere deve rimanere drammatico dall'inizio alla fine,non ha bisogno del personaggio\macchietta che rovina il ritmo e disorienta lo spettatore.Un'altra cosa che ho trovato un po inverosimile è che il ragazzo rapito,da dopo la vaginoplastica,faccia tutto quello che gli dice il dottore,pur non essendo minacciato o drogato.Almeno all'inizio,chiunque superato lo shock si sarebbe ribellato e avrebbe studiato un modo per uccidere lui o scappare.In sei anni posso capire che alla fine,privato della sua identità,sia diventato succube del suo aguzzino in una perversa forma della Sindrome di Stoccolma,che lo porta perfino ad amarlo e a fare sesso con lui.Ma solo alla fine.
Un film che colpisce nel profondo e che per quanto fantascentifico materializza il peggior incubo di ogni uomo.