maxpayne230 7 / 10 25/09/2011 23:35:58 » Rispondi La trasformazione del corpo a opera dell'Ossessione, che intacchi la sfera sessuale o solo quella estetica, è indubbiamente causa di numerose dinamiche e meccanismi che ai più perversi degli esseri umani sono di certo motivo d'interesse, e Almodòvar sembra rientrare, già da tempo ormai, in questa folta schiera. Questa volta però, si getta in un genere ibrido che mescola horror-thriller e melodramma, ottenendo preziosi strumenti che gli permettono di avvicinarsi quanto più possibile allo Scempio del Corpo su cui vige l'intera pellicola, visivamente e tematicamente. Il risultato è questo La Piel Que Habito, una pellicola che sembra aspirare a una natura più complessa, cercando di richiamare a se quante più tematiche e intrecci possibili, tralasciando tuttavia le possibilità offerte dalla storia, bloccandosi a un certo punto e risolvendosi senza alcuna scintilla o guizzo, inserendo elementi apparentemente inutili che giungono forzati agli occhi dello spettatore e lasciando che le vere rivelazioni/reazioni/motivazioni traspirino dalle azioni dei personaggi senza particolare enfasi della regia. Nel finale, un film che tende a voler essere qualcosa che riesca a sollevarsi dalla massa circostante, ma che ci riesce di poco per alcune lacune nella concezione della storia, e che nonostante ciò riesce a infondere nello spettatore un vago senso di gustoso malessere anche dopo la fine dei titoli di coda.