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CARNAGE (2011) regia di Roman Polanski

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Invia una mail all'autore del commento LukeMC67     7 / 10  21/09/2011 01:33:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che succede se all'odiatissima (quanto praticata) ipocrisia col suo corollario linguaggio "politically correct" sostituissimo una sana sincerità col suo connesso linguaggio volgare e fuori luogo? Ebbene, sarebbe la fine della convivenza, della (nostra) civiltà: affiorerebbero subito i non-detti accumulati da una vita e, soprattutto, i sensi di colpa addossatici dagli altri.
Per dimostrare questa tesi, armato del bisturi affilatissimo di una delle commedie-rivelazione del teatro contemporaneo, Roman Polanski costruisce "in vitro" lo scontro tra due famiglie che si dilaniano (il "carnage" del titolo) per futili motivi fino a scadere nel ridicolo e nel grottesco.
Sì, in questa operazione non c'è una sola sbavatura di regia; sì, tutto si regge sulle spalle di quattro bravissimi attori che fanno a gara per superarsi (penalizzati però da un doppiaggio discutibile di cui fa le spese soprattutto Jodie Foster); sì lo script è davvero di ferro (e ancora una volta Polanski lo co-firma con l'autore dell'opera da cui trae il suo film); sì, i dialoghi somigliano a delle lame di Toledo lanciate in modo random e dunque per questo devastanti; sì, la stupenda partitura listziana di Alexandre Desplat commenta con divertito, ironico contrappunto titoli di testa e di coda; sì, dopo una partenza un po' incerta il film imbocca deciso la strada del ritmo incalzante (in un kammerspiel: incredibile ma vero)... eppure tanta perfezione mi ha suggerito un'assenza dell'anima, un'artificiosità dell'insieme, un sublime distacco dalla materia narrata che mi ha francamente dato molto fastidio.
A meno che questo fastidio non sia inconsciamente causato dalle provocazioni continue che grondano dal testo di questa ultima pellicola di Polanski: in tal caso saremmo di fronte a un capolavoro senza essercene accorti...
forzalube  23/09/2011 04:57:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Direi più la seconda tra le due. E c'è d'aggiungere il fatto che anche da spettatori ci si sente come intrappolati in quella stanza costretti a dover sostenere un dialogo via via sempre più sfinente.
Il finale è come una liberazione.

Io sono andato ieri sera alle 20.30. Non ci siamo incrociati nemmeno stavolta.
Che vai a vedere la settimana che viene?
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  01/10/2011 23:58:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Giacomo! Stavolta l'ho visto al Rossini di Civitanova... Vorrei andare a vedere "Drive": lo hai in programma!?
forzalube  07/10/2011 07:37:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ops, t'ho letto solo ora. Visto ieri sera.